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"Il Curriculum di Dio": ironia e surrealismo con Paride Benassai e Maurizio Bologna

  • Villa Filippina - Palermo
  • 18, 19, 20, 21, 22, 23, 27, 28, 29, 30 luglio 2017 (evento concluso)
  • 21.00
  • 18 euro (intero primo settore), 15 euro (ridotto primo settore), 14 euro (intero secondo settore), 12 euro (ridotto secondo settore), 10 euro (under 25), 8 euro (bambini)
  • Biglietti acquistabili al botteghino del Teatro Biondo, in via Roma 258 (da martedì a sabato ore 10-13 e 16-19, domenica ore 9-12 e 16-19, telefono 091 7434341) o al botteghino di Villa Filippina, aperto due ore prima degli spettacoli. I biglietti sono anche acquistabili online su Circuito Ticketone.
Balarm
La redazione
Continuano gli appuntamenti sotto le stelle del Teatro Biondo di Palermo, che per la sua stagione estiva (visualizza articolo di approfondimento) si sposta a Villa Filippina.

Da martedì 18 a domenica 30 luglio va in scena "Il curriculum di Dio", un divertente e paradossale racconto di Jean- Louis Fournier adattato per il teatro da Alfio Scuderi, che ne cura la regia, e da Paride Benassai, che lo interpreta insieme a Maurizio Bologna.

La paradossale situazione prende spunto dal fatto che Dio, stanco di non far nulla dopo aver creato tutte le cose, si metta alla ricerca di un lavoro, e per di più proprio a Palermo: di certo nessun'altra persona al mondo potrebbe vantare un curriculum vitae tanto vasto.

Eppure davanti alle domande impertinenti e brillanti del datore di lavoro e davanti ai classici test psico- attitudinali, anche Dio si trova in difficoltà. È buffo vederlo imbarazzato davanti alle domande sulla creazione e sulla vita, un Dio che non sembra essere poi così convinto di tutto ciò che ha creato.

Ad arricchire la messa in scena di questa divertente commedia saranno le musiche eseguite dal vivo dagli Akkura, dal trio di Lello Analfino e da Alessio Bondì. In via del tutto eccezionale i musicisti si esibiranno insieme la sera della prima, dando luogo a una spettacolare jam-session, mentre si alterneranno sul palcoscenico durante le repliche.

Divertente, leggero, surreale, sagace e ironico, a tratti dissacrante ma mai volgare né irrisorio, questo testo di Fournier porta lo spettatore a riflettere e a porsi domande complesse sull’esistenze e l’essenza del mondo, sempre col sorriso sulle labbra.
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