"La fuga di Angelica in tre movimenti": lo spettacolo al Museo Riso
Giovedì 22, venerdì 23 e domenica 25 appuntamento al Museo Riso con "La fuga di Angelica in tre movimenti", a cura dell'Atelier La Lucciola.
La fuga di Angelica rappresenta la metafora della vita umana, durante la quale siamo tutti in affannosa ricerca di qualcosa a cui aneliamo ma che non riusciamo a trovare. Lo spettacolo analizza l’idea del viaggio, gli spostamenti fisici e mentali, la consapevolezza di cosa siamo e di quello che vogliamo essere. Angelica è un personaggio che stimola, stuzzica, fa nascere amori e disamori, ma è anche un’attenta osservatrice di ciò che accade attorno a lei.
Principessa del Catai, Angelica proviene dall’Oriente, dalle lontane e leggendarie Indie, è la straniera per eccellenza, il diverso che attrae, il sogno erotico di tutti, paladini e saraceni. Arriva in Occidente creando scompiglio tra i paladini, soprattutto tra i cugini Orlando e Rinaldo, che si sfidano in duello per lei. Re Carlo, per dirimere la questione, affida la principessa al Duca Namo, designandola come ricompensa per chi avesse ucciso più nemici.
Nello spettacolo, le immagini e le marionette di carta manovrate a vista su un tavolo di scena, rendono chiare le fughe della protagonista, scandite in tre movimenti. Le avventure e gli scenari appaiono e scompaiono davanti agli sguardi attenti del pubblico, che ascolta una storia destinata a imprimersi nella memoria.
Per un intero mese dall'8 dicembre fino all'8 gennaio il più importante erede della tradizione dei cuntisti siciliani e dell'Opera dei Pupi, Mimmo Cuticchio, dà vita alla rassegna "Il Palazzo Incantato: Le donne, i cavallier, l’armi e gli amori". Una manifestazione che si svolge tra via Bara all'Olivella, nella sede del teatrino, e il Museo Riso.
La fuga di Angelica rappresenta la metafora della vita umana, durante la quale siamo tutti in affannosa ricerca di qualcosa a cui aneliamo ma che non riusciamo a trovare. Lo spettacolo analizza l’idea del viaggio, gli spostamenti fisici e mentali, la consapevolezza di cosa siamo e di quello che vogliamo essere. Angelica è un personaggio che stimola, stuzzica, fa nascere amori e disamori, ma è anche un’attenta osservatrice di ciò che accade attorno a lei.
Principessa del Catai, Angelica proviene dall’Oriente, dalle lontane e leggendarie Indie, è la straniera per eccellenza, il diverso che attrae, il sogno erotico di tutti, paladini e saraceni. Arriva in Occidente creando scompiglio tra i paladini, soprattutto tra i cugini Orlando e Rinaldo, che si sfidano in duello per lei. Re Carlo, per dirimere la questione, affida la principessa al Duca Namo, designandola come ricompensa per chi avesse ucciso più nemici.
Nello spettacolo, le immagini e le marionette di carta manovrate a vista su un tavolo di scena, rendono chiare le fughe della protagonista, scandite in tre movimenti. Le avventure e gli scenari appaiono e scompaiono davanti agli sguardi attenti del pubblico, che ascolta una storia destinata a imprimersi nella memoria.
Per un intero mese dall'8 dicembre fino all'8 gennaio il più importante erede della tradizione dei cuntisti siciliani e dell'Opera dei Pupi, Mimmo Cuticchio, dà vita alla rassegna "Il Palazzo Incantato: Le donne, i cavallier, l’armi e gli amori". Una manifestazione che si svolge tra via Bara all'Olivella, nella sede del teatrino, e il Museo Riso.
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