Giufà è un personaggio della tradizione popolare siciliana. Probabilmente ispirato ad un personaggio storico realmente esistito nell'attuale Turchia agli inizi del XI secolo d.C., Giufà è eroe o antieroe di una serie di storie popolari fiorite nel bacino del Mediterraneo e diffuse in particolare nel periodo della diaspora giudeo-spagnola.
In Sicilia si distingue per il suo carattere privo di ogni malizia e furberia, il suo essere credulone, facile preda di malandrini e truffatori di ogni genere. Nelle storie del Pitrè, Giufà è protagonista di situazioni ispirate a fatti realmentericorrenti nelle campagne del palermitano, quando ladri e imbroglioni eranosoliti fare ai ragazzi promesse allettanti (che mai avrebbero mantenuto) per ottenerne in cambio prelibatezze sottratte alla campagna dei loro genitori.
Personaggio creato in chiave comica, caricatura di tutti i bambini siciliani, Giufà ci fa sorridere, con le sue incredibili storie di sfortuna, sciocchezza e saggezza
Espressione popolare dell’arte di raccontare, il cunto, consiste in un racconto a puntate, tradizionalmente di vicende epiche, attraverso una declamazione senza accompagnamento musicale che rispetta precise regole relative al ritmo: la voce del cuntista, ora tonante, ora carezzevole, aspra o struggente dà vita nei momenti più drammatici ad una recita dal ritmo sincopato che favorisce il coinvolgimento emotivo del pubblico nelle vicende narrate. Il cuntista intratterrà il pubblico con un racconto che presenta una scansione metrica, una gestualità del corpo e una mimica del viso codificate dalla tradizione.
Gaetano Lo Monaco Celano è nipote del noto cuntista palermitano Don Peppino Celano, esperto maestro dell’arte drammatica, in particolare del “cuntu”, e valente costruttore di pupi siciliani.