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"Mettiamo il caso": cabaret con Nanfa & Pandolfo

  • Teatro Jolly - Palermo
  • - Palermo
  • 9 febbraio 2014 (evento concluso)
  • 18:00
  • 16 euro (intero), 13 euro (ridotto)
  • È consigliato chiamare il botteghino del Jolly al numero 091.6376336 (aperto tutti i giorni tranne il lunedì, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30) per prenotare i posti ed acquistare i biglietti per lo spettacolo.

Il detto “squadra che vince non si cambia” per la premiata ditta Giambrone-Nanfa-Pandolfo non vale se il cambiamento è rappresentato dalla soubrette napoletana Iaia Corcione che già da anni è presente nel cartellone di Nanfa a partire dalla rivista “Pane, amore e …” fino ad arrivare al recente “Vedi Napoli e poi … ridi”.

Lo spettacolo "Mettiamo il caso" in scena al Teatro Jolly di Palermo, come è ormai nello stile degli autori, gioca in più direzioni con gli spunti offerti dal titolo che non è un pretesto accattivante, ma l’opportunità di fare una serie di ipotesi che tra il serio e il faceto mettono in evidenza le contraddizioni dell’Italia contemporanea. Il traffico, gli alimenti stratosferici di Veronica Lario, la crisi economica che diventa crisi di coppia, lo stress di chi vuole essere preso sul serio, il senso di frustrazione di chi non sopporta le prestazioni eccezionali di James Bond, sono inseriti all’interno della programmazione di una ipotetica emittente privata “TELE-METTIAMO”.

Non si tratta di metateatro, ma di un gioco sul metateatro perché i protagonisti non danno mai l’impressione di prendersi troppo sul serio e, pertanto, entrano ed escono dai personaggi con la disinvoltura di chi sa che il gioco, per seguire i volteggiamenti della fantasia, non può essere razionale. Le musiche di Nicola Vitale sono particolarmente ruffiane e contribuiscono a potenziare il piacere di giocare dei quattro attori consapevoli che, per coinvolgere gli spettatori, i primi a divertirsi devono essere gli artisti sulla scena. Con Iaia Corcione, Giuseppe Giambrone, Giovanni Nanfa, Antonio Pandolfo; al piano Nicola Vitale.

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