"Orestiadi di Gibellina": le arti clandestine di Francesco Impellizzeri e Mikele Abramo
Per le "Orestiadi di Gibellina - XXXIII Edizione" vanno in scena Francesco Impellizzeri e Mikele Abramo con “Arte clandestina”, spettacolo a cura dell’associazione culturale "Accademia Musicale Euterpe" di Roma.
Nodo centrale dello spettacolo è il dialogo: perché dialogare attraverso l’arte sembra diventato un fenomeno raro, da raduni carbonari, vissuto con pochi e sparuti sodali, durante rapidi incontri o rarissime cene.
Dei luoghi di raduno e degli spazi conviviali che hanno fatto la storia dell’arte è rimasto poco o niente, e quelli che dovrebbero essere dedicati a questo scopo sembrano diventati sede del potere mercantile.
L'unica soluzione, allora, è inventarsi nuovi percorsi e siti non solo virtuali: inventarsi l"Arte Clandestina", una sequenza di esibizioni canore della durata di circa sessanta minuti, in cui sono state utilizzate canzoni scelte per affinità al progetto e modificate nei testi e arrangiamenti quel tanto necessario a rendere fluido il messaggio globale della performance.
Con assoli e duetti si sviscerano le problematiche che si trova ad affrontare sia un artista emergente che quello con bagaglio di esperienze, ostacolati nella esposizione e fruizione delle loro opere a causa della cattiva amministrazione culturale dello stato italiano.
Partendo da questi assunti riguardanti l’arte viene anche affrontato il generale “mal de vivre” del nostro Bel Paese. Visto che, soprattutto negli ultimi venti anni, la creatività è stata presa alla “leggera”, saranno la canzonetta e l’ironia i mezzi di denuncia utilizzati.
Per venire a conoscenza degli altri spettacoli della trentatreesima edizione delle Orestiadi è possibile visualizzare il programma completo.
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