"Presente Futuro 2013": Performance Art Award edizione 8.2
Dieci compagnie/performers si alternano sul palco del teatro Libero presentando dieci performance di 15 minuti ciascuno. Si rinnova l'appuntamento con la seconda edizione del premio di performance “Presente Futuro 2013 - Performance Art Award”, in programma al Libero nel week.end del 21 e 22 settembre.
L’edizione del premio di quest’anno prosegue il percorso iniziato già nel 2012 sulla performance, secondo la definizione di luogo virtuale dove si assiste a un continuo slittamento tra il medium naturale di un determinato ambito espressivo verso i media che sarebbero propri di altri ambiti, privilegiando il rapporto d’inusitata immediatezza tra l’interprete-performer e il pubblico.
Obiettivo del premio è dare visibilità alla ricerca sperimentale e alla cultura della interdisciplinarietà nei diversi ambiti artistici propri della performance. La giuria di quest’anno è composta dalla direzione del Teatro, da alcuni giornalisti, da una selezione di pubblico del Libero, ed è presieduta dal professore Guido di Palma dell’Università “La Sapienza” di Roma. Il premio è assegnato alla performance più corrispondente al progetto.
Il programma della prima sera prevede: La Compagnia Arearea di Udine con un progetto su Freud, “Equivoco vs Freud” di Marta Bevilacqua; la compagnia Effetto Collaterale di Livorno con “O-NO-MA / linguaggi suggestivi per una bestia” di Francesca Talozzi e Alessia Cespuglio, liberamente ispirato ad un poemetto di Giorgio Caproni; la Compagnia Immagin-azione di Palermo presenta una performance di Chiara Burgio, "Corpo Gemmante", un lavoro che mette radici nella danza butoh attraverso un viaggio alchemico su paesaggio sonoro di Tony Landolina e la stessa Burgio; il Teatro dei Venti di Modena presenta "Incerticorpi" di Stefano Tè: in scena una donna, il suo tempo che avanza e la sua lotta per fermarlo; il gruppo Municipale Teatro di Torino, che chiude la prima serata, presenta “Tra acqua e treni”, un viaggio nel tempo e nello spazio di due aspiranti esploratrici, l’avventura e la sfida di due presenze femminili che, giocando, crescono.
La seconda serata, sabato 21, è aperta dalla compagnia D’amò Contemporary Dance di Roma con "Simulacre", di Valeria Loprieno: un’indagine sul corpo come simulacro, un vuoto adatto a tutti gli usi; Katia Scarlata presenta “Ipertensione D’@more”, un omaggio ad Alda Merini; a seguire, Kathleen Delaney presenta “Cool Memories” un omaggio alla filosofia di Baudrillard e una riflessione sulla figura dell’artista; Andrea Mineo, performer palermitano, presenta “Light off and on” un lavoro sulla luce, sulle suggestioni e percezioni fisiche prodotte dal suo uso spasmodico e analitico. E, a chiusura, Claudia Di Gangi di Palermo, propone “Play me”, un progetto che indaga sul ruolo dello spettatore durante la performance, coinvolgendolo attivamente.
L’edizione del premio di quest’anno prosegue il percorso iniziato già nel 2012 sulla performance, secondo la definizione di luogo virtuale dove si assiste a un continuo slittamento tra il medium naturale di un determinato ambito espressivo verso i media che sarebbero propri di altri ambiti, privilegiando il rapporto d’inusitata immediatezza tra l’interprete-performer e il pubblico.
Obiettivo del premio è dare visibilità alla ricerca sperimentale e alla cultura della interdisciplinarietà nei diversi ambiti artistici propri della performance. La giuria di quest’anno è composta dalla direzione del Teatro, da alcuni giornalisti, da una selezione di pubblico del Libero, ed è presieduta dal professore Guido di Palma dell’Università “La Sapienza” di Roma. Il premio è assegnato alla performance più corrispondente al progetto.
Il programma della prima sera prevede: La Compagnia Arearea di Udine con un progetto su Freud, “Equivoco vs Freud” di Marta Bevilacqua; la compagnia Effetto Collaterale di Livorno con “O-NO-MA / linguaggi suggestivi per una bestia” di Francesca Talozzi e Alessia Cespuglio, liberamente ispirato ad un poemetto di Giorgio Caproni; la Compagnia Immagin-azione di Palermo presenta una performance di Chiara Burgio, "Corpo Gemmante", un lavoro che mette radici nella danza butoh attraverso un viaggio alchemico su paesaggio sonoro di Tony Landolina e la stessa Burgio; il Teatro dei Venti di Modena presenta "Incerticorpi" di Stefano Tè: in scena una donna, il suo tempo che avanza e la sua lotta per fermarlo; il gruppo Municipale Teatro di Torino, che chiude la prima serata, presenta “Tra acqua e treni”, un viaggio nel tempo e nello spazio di due aspiranti esploratrici, l’avventura e la sfida di due presenze femminili che, giocando, crescono.
La seconda serata, sabato 21, è aperta dalla compagnia D’amò Contemporary Dance di Roma con "Simulacre", di Valeria Loprieno: un’indagine sul corpo come simulacro, un vuoto adatto a tutti gli usi; Katia Scarlata presenta “Ipertensione D’@more”, un omaggio ad Alda Merini; a seguire, Kathleen Delaney presenta “Cool Memories” un omaggio alla filosofia di Baudrillard e una riflessione sulla figura dell’artista; Andrea Mineo, performer palermitano, presenta “Light off and on” un lavoro sulla luce, sulle suggestioni e percezioni fisiche prodotte dal suo uso spasmodico e analitico. E, a chiusura, Claudia Di Gangi di Palermo, propone “Play me”, un progetto che indaga sul ruolo dello spettatore durante la performance, coinvolgendolo attivamente.
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