Storie di ordinaria eresia a Palermo: un viaggio nel lungo e oscuro periodo dell'Inquisizione

I Beati Paoli e i palazzi del Gattopardo, le strade degli antichi mercanti nell’antico quartiere della Loggia e i vicoli affollati di Ballarò, i luoghi dei bombardamenti del 1943 e le piazze dove l’Inquisizione celebrava i suoi autodafé, gli “atti di fede” che spesso terminavano in roghi.
E poi le escursioni fuori porta a Monte Pellegrino, a Grotta Conza, a Ficuzza: quest'anno "Le Vie dei Tesori" propone oltre novanta passeggiate guidate per scoprire Palermo e i suoi dintorni in compagnia di botanici, storici, naturalisti, esperti.
La cultura del sospetto, le processioni degli autodafé, i macabri rituali di accompagnamento alla morte. La passeggiata ricostruisce, attraverso suggestioni e antiche testimonianze, il lungo e oscuro periodo in cui anche a Palermo si dava la caccia a streghe ed eretici.
Il Tribunale della Fede di Sicilia ebbe infatti sede in città, e fu attivo dalla fine del Quattrocento sino al 1782, quando la controversa istituzione venne abolita con decreto regio di Ferdinando III di Sicilia.
A fungere da cornice a questo trionfale e inquietante strumento dei poteri forti è la Palermo barocca, sullo sfondo della quale si stagliano le travagliate vicende di centinaia e centinaia di siciliani: molti uomini e donne infatti vennero inquisiti e processati per reati quali l’eresia (eresie luterane ed ebraismo, per esempio), ma anche la bestemmia, l’adulterio, l’usura e la stregoneria.
Gli apparati scenografici effimeri più fastosi e le tecniche persecutorie più atroci gettano luci e ombre sulla storia della città.
E poi le escursioni fuori porta a Monte Pellegrino, a Grotta Conza, a Ficuzza: quest'anno "Le Vie dei Tesori" propone oltre novanta passeggiate guidate per scoprire Palermo e i suoi dintorni in compagnia di botanici, storici, naturalisti, esperti.
La cultura del sospetto, le processioni degli autodafé, i macabri rituali di accompagnamento alla morte. La passeggiata ricostruisce, attraverso suggestioni e antiche testimonianze, il lungo e oscuro periodo in cui anche a Palermo si dava la caccia a streghe ed eretici.
Il Tribunale della Fede di Sicilia ebbe infatti sede in città, e fu attivo dalla fine del Quattrocento sino al 1782, quando la controversa istituzione venne abolita con decreto regio di Ferdinando III di Sicilia.
A fungere da cornice a questo trionfale e inquietante strumento dei poteri forti è la Palermo barocca, sullo sfondo della quale si stagliano le travagliate vicende di centinaia e centinaia di siciliani: molti uomini e donne infatti vennero inquisiti e processati per reati quali l’eresia (eresie luterane ed ebraismo, per esempio), ma anche la bestemmia, l’adulterio, l’usura e la stregoneria.
Gli apparati scenografici effimeri più fastosi e le tecniche persecutorie più atroci gettano luci e ombre sulla storia della città.
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