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"Teatro in Fortezza": al Castello di Sperlinga "Ippolito", la tragedia di Euripide

  • Castello di Sperlinga - Sperlinga (En)
  • 23 agosto 2019 (evento concluso)
  • 21.00
  • 15 euro
  • Info al numero 377 0211879
Per il secondo anno consecutivo, "Teatro in Fortezza" ripopola di musica, poesia e parole il Castello Di Sperlinga per promuovere lo sviluppo della cultura e del patrimonio storico-artistico.

Nel suggestivo castello medievale, costruito sulla rocca che domina la cittadina di Sperlinga, tre imperdibili appuntamenti organizzati dall’associazione socio culturale Madè e dal comune di Sperlinga, che vanta ancora una volta la direzione artistica di Egle Doria e Silvio Laviano. 

Venerdì 23 agosto va in scena "Ippolito" di Euripide, per la regia di Nicola Alberto Orofino, con Egle Doria, Silvio Laviano, Luana Toscano e Gianmarco Arcadipane.

Ippolito di Euripide è la tragedia delle passioni estreme. La passione di Fedra che è febbre d’amore altissima; la passione di Ippolito che è fanatismo e esaltazione di tutto ciò che è puro e casto; la passione di Teseo, che è ira funesta e distruttrice. Euripide fa di ognuno di loro una vittima della vicenda e lo spettatore non può che giustificarne gli eccessi e le debolezze. Persino la Nutrice dimostra stoltezza scatenando il primo dramma della vicenda che scatenerà poi tutti gli altri. Alla tragedia concorrono poi due divinità che colpiscono senza soccorrere: Afrodite colpisce Ippolito che non sa sottomettersi; Artemide sul finale si dichiara pronta a vendicare il suo protetto.

Un dramma pieno di opposizioni, parallelismi e duplicazioni. Ippolito è per questo una tragedia simmetrica, in cui si fronteggiano personaggi pieni di tormenti generati dall’incapacità di comprendere le origini dei disagi degli altri protagonisti. Quattro attori che come in un gioco di richiami ed evocazioni affronteranno tutti i 9 personaggi della tragedia di Euripide. Le trasformazioni saranno tutte sceniche e a vista, affinché ogni personaggio possa svelarsi nel suo corrispondente più prossimo nel modo più diretto e palese.

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