"Tu pozzu offriri un cottel?": risate, comicità e ironia nello spettacolo di Stefano Piazza a Villa Filippina

L'attore e comico Stefano Piazza
È una frase diventata tormentone a dare il nome allo spettacolo che lo showman, attore e comico Stefano Piazza porta al Parco Villa Filippina di Palermo sabato 8 settembre alle ore 21.30.
Forte di un’altissima popolarità su Facebook, con una fanpage da oltre 150 mila follower, Piazza porterà in scena uno spettacolo che racconta il meglio e il peggio dei siciliani, sottolineando soprattutto il trash che è in ognuno di noi.
Piazza, nel suo monologo, accompagnato musicalmente da Corrado Nitto e Vincenzo Castello, racconterà tutto ciò che non si è mai visto nel format web-televisivo, raccontando aneddoti realmente vissuti con quelle persone poi diventate protagoniste di Piazza Grande.
Quello che va in scena è un live che porta sul palco l’esperienza di una avventura web già diventata un cult per la Sicilia e non solo, un’analisi ironica della nostra società che spesso giudica, ma solo quando comprende e si immedesima ride, fugando lo stress che accompagna i nostri giorni.
«L’uomo libero – dice Piazza – oggi a Palermo è il tascio, ovvero colui che si esprime senza freni inibitori. Il tascio salverà il mondo, perché antiglobal, mantiene le tradizioni è memoria storica, preserva e conserva la lingua. Io vi aprirò gli occhi su questa gente, partendo da un tormentone che ha superato i confini italiana: “Hey bambola ti pozzu offriri un cottel?”».
Forte di un’altissima popolarità su Facebook, con una fanpage da oltre 150 mila follower, Piazza porterà in scena uno spettacolo che racconta il meglio e il peggio dei siciliani, sottolineando soprattutto il trash che è in ognuno di noi.
Piazza, nel suo monologo, accompagnato musicalmente da Corrado Nitto e Vincenzo Castello, racconterà tutto ciò che non si è mai visto nel format web-televisivo, raccontando aneddoti realmente vissuti con quelle persone poi diventate protagoniste di Piazza Grande.
Quello che va in scena è un live che porta sul palco l’esperienza di una avventura web già diventata un cult per la Sicilia e non solo, un’analisi ironica della nostra società che spesso giudica, ma solo quando comprende e si immedesima ride, fugando lo stress che accompagna i nostri giorni.
«L’uomo libero – dice Piazza – oggi a Palermo è il tascio, ovvero colui che si esprime senza freni inibitori. Il tascio salverà il mondo, perché antiglobal, mantiene le tradizioni è memoria storica, preserva e conserva la lingua. Io vi aprirò gli occhi su questa gente, partendo da un tormentone che ha superato i confini italiana: “Hey bambola ti pozzu offriri un cottel?”».
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