"Toccare terra" di Olimpia Cavriani: una mostra fotografica per riflettere sul problema ambientale
Foto di Olimpia Cavriani per il progetto "Toccare terra" (part.)
La mostra fotografica "Toccare terra" dell'artista Olimpia Cavriani (Roma, 1980), visitabile per tutta l'estate a Le Cattive, vineria letteraria, presenta le immagini ottenute da una ricerca fotografica nei paesi dell'Africa, Sud-America e Sicilia.
Una ricerca nata nel 2010 che si sviluppa attraverso l'utilizzo della macchina fotografica come classificatore di elementi prelevati dallo scenario naturalistico. Con un delicato processo pittorico realizzato in post-produzione, le diverse campiture fotografiche sono messe in relazione e compongono nuovi elementi di una realtà geografica innovativa.
La questione ambientale è diventato più che mai reale anche in quelle zone remote dove la vita naturale sembrava essere garantita da un equilibrio che oggi è diventato precario. Il progetto intende esprimere il pensiero di Olimpia Cavriani in merito alle condizioni esagerate e preoccupanti dell'ambiente.
Il progetto "Toccare terra" parla, attraverso la fotografia, di un confronto con la Natura in quello che oggi è diventato il tempo dell'emergenza ambientale.
Una riflessione all'interno di un mondo incontaminato e messo a rischio, in alcuni dei paesi dove la coabitazione tra esseri viventi, in particolare animali e vegetali, ha radici millenarie».
Dal 2010 al 2102 realizza lavori per Istanbul Capitale della Cultura Europea e per la guida "Istanbul insolita e segreta" di Jonglez. Nel 2013 realizza per "Miss Italia" la campagna contro la violenza sulle donne.
Dal 2010 viaggia tra i Parchi Nazionali Africani (Kenia, Tanzania, Botswana e Sud Africa), le vette dell'Himalaya (India, Nepal), il Perù e Cuba, pubblicando su Africa Geographic, Condé Nast Traveller e The Trip Magazine.
Dal 2015 vive a Palermo dove collabora come coordinatrice di produzione per "Fondazione Sambuca" nell'ambito delle organizzazioni delle mostre, in particolare in quelle della fotografa Letizia Battaglia.
Come fotografa, a Palermo, ha esposto il suo ultimo lavoro nella mostra personale "Partiture Siciliane" curato da Paolo Falcone (2016) ed esposto al Caffè Internazionale, e "Segreto" (2017) nella collettiva a cura di Letizia Battaglia, al nuovo Centro Internazionale di Fotografia diretto dalla stessa Letizia Battaglia.
Una ricerca nata nel 2010 che si sviluppa attraverso l'utilizzo della macchina fotografica come classificatore di elementi prelevati dallo scenario naturalistico. Con un delicato processo pittorico realizzato in post-produzione, le diverse campiture fotografiche sono messe in relazione e compongono nuovi elementi di una realtà geografica innovativa.
La questione ambientale è diventato più che mai reale anche in quelle zone remote dove la vita naturale sembrava essere garantita da un equilibrio che oggi è diventato precario. Il progetto intende esprimere il pensiero di Olimpia Cavriani in merito alle condizioni esagerate e preoccupanti dell'ambiente.
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«Nella proiezione - racconta l'artista - vengono presentate alcune delle elaborazioni fotografiche di "Partiture Siciliane", dove sono stati letteralmente raccolti frammenti del territorio, rielaborati in un nuovo paesaggio, in cui vengono restituiti, come in una nuova partitura, elementi d'identità.Il progetto "Toccare terra" parla, attraverso la fotografia, di un confronto con la Natura in quello che oggi è diventato il tempo dell'emergenza ambientale.
Una riflessione all'interno di un mondo incontaminato e messo a rischio, in alcuni dei paesi dove la coabitazione tra esseri viventi, in particolare animali e vegetali, ha radici millenarie».
Dal 2010 al 2102 realizza lavori per Istanbul Capitale della Cultura Europea e per la guida "Istanbul insolita e segreta" di Jonglez. Nel 2013 realizza per "Miss Italia" la campagna contro la violenza sulle donne.
Dal 2010 viaggia tra i Parchi Nazionali Africani (Kenia, Tanzania, Botswana e Sud Africa), le vette dell'Himalaya (India, Nepal), il Perù e Cuba, pubblicando su Africa Geographic, Condé Nast Traveller e The Trip Magazine.
Dal 2015 vive a Palermo dove collabora come coordinatrice di produzione per "Fondazione Sambuca" nell'ambito delle organizzazioni delle mostre, in particolare in quelle della fotografa Letizia Battaglia.
Come fotografa, a Palermo, ha esposto il suo ultimo lavoro nella mostra personale "Partiture Siciliane" curato da Paolo Falcone (2016) ed esposto al Caffè Internazionale, e "Segreto" (2017) nella collettiva a cura di Letizia Battaglia, al nuovo Centro Internazionale di Fotografia diretto dalla stessa Letizia Battaglia.
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