Tra flamenco e latin jazz: Lucía Rey in concerto a Palermo con "Nómadas"

Lucia Rey
Lucía Rey fonde con maestria diversi stili con profonde radici culturali, tra cui flamenco, latin jazz, musica mediterranea, classica e contemporanea, dalla prospettiva del jazz moderno.
L'artista arriva a Palermo grazie all'iniziativa dell'Instituto Cervantes che presenta il suo concerto all'interno del programma del Sicilia Jazz Festival 2025 per proporre il suo ultimo lavoro Nómadas. L'appuntamento è martedì 1 luglio alle ore 18.30 al Real Teatro Santa Cecilia.
L’artista si esibisce in formazione trio con Michael Olivera (batteria) e Ander García (contrabbasso).
L’evento è sostenuto dal Programma per l'internazionalizzazione della Musica e delle Arti dello spettacolo spagnole, co-organizzato dall'Instituto Cervantes e dall'Istituto Nazionale per le Arti dello Spettacolo (INAEM) del Ministero della Cultura spagnolo, nell'ambito del piano di Recupero, Trasformazione e Resilienza Nextgeneration.eu - finanziato dall'UE.
Le composizioni del suo nuovo album esplorano un immaginario musicale eclettico, sia ritmico che melodico, generando un panorama creativo compatto e ricco di sfumature. La proposta indaga nel profondo del Mediterraneo, immergendosi nel folklore dei paesi che lo costeggiano, attraverso la fusione di linguaggi jazzistici, musica contemporanea e texture elettroniche.
La partecipazione alla quinta edizione del Sicilia Jazz Festival rientra nella nuova proposta del Festival di includere artisti siciliani e internazionali, proponendo un’occasione di incontro tra talenti emergenti e talenti già affermati premiati con i Grammy.
Lucia Rey, artista poliedrica, pianista e compositrice, ha iniziato i suoi studi musicali al Conservatorio Reale di Musica di Madrid, proseguendo la sua formazione in Musica Moderna e Jazz al RCP di Madrid, oltre che all'Instituto Superior de Arte di Cuba e a New York con insegnanti come Barry Harris.
La sua carriera musicale l’ha portata a suonare al fianco di musicisti del calibro di Rosario Flores, Sole Giménez, Eme Alfonso e Manuel Carrasco. Anche nelle produzioni teatrali ha fatto parte di progetti come “Hoy no me puedo levantar” e “A quién le importa”.
L'artista arriva a Palermo grazie all'iniziativa dell'Instituto Cervantes che presenta il suo concerto all'interno del programma del Sicilia Jazz Festival 2025 per proporre il suo ultimo lavoro Nómadas. L'appuntamento è martedì 1 luglio alle ore 18.30 al Real Teatro Santa Cecilia.
L’artista si esibisce in formazione trio con Michael Olivera (batteria) e Ander García (contrabbasso).
L’evento è sostenuto dal Programma per l'internazionalizzazione della Musica e delle Arti dello spettacolo spagnole, co-organizzato dall'Instituto Cervantes e dall'Istituto Nazionale per le Arti dello Spettacolo (INAEM) del Ministero della Cultura spagnolo, nell'ambito del piano di Recupero, Trasformazione e Resilienza Nextgeneration.eu - finanziato dall'UE.
Le composizioni del suo nuovo album esplorano un immaginario musicale eclettico, sia ritmico che melodico, generando un panorama creativo compatto e ricco di sfumature. La proposta indaga nel profondo del Mediterraneo, immergendosi nel folklore dei paesi che lo costeggiano, attraverso la fusione di linguaggi jazzistici, musica contemporanea e texture elettroniche.
La partecipazione alla quinta edizione del Sicilia Jazz Festival rientra nella nuova proposta del Festival di includere artisti siciliani e internazionali, proponendo un’occasione di incontro tra talenti emergenti e talenti già affermati premiati con i Grammy.
Lucia Rey, artista poliedrica, pianista e compositrice, ha iniziato i suoi studi musicali al Conservatorio Reale di Musica di Madrid, proseguendo la sua formazione in Musica Moderna e Jazz al RCP di Madrid, oltre che all'Instituto Superior de Arte di Cuba e a New York con insegnanti come Barry Harris.
La sua carriera musicale l’ha portata a suonare al fianco di musicisti del calibro di Rosario Flores, Sole Giménez, Eme Alfonso e Manuel Carrasco. Anche nelle produzioni teatrali ha fatto parte di progetti come “Hoy no me puedo levantar” e “A quién le importa”.
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