Un'apertura dal sapore internazionale: due capolavori al Teatro Massimo di Palermo
Le prove di "Aleko / Pagliacci" al Teatro Massimo di Palermo (foto Rosellina Garbo)
L’allestimento è una nuova produzione della Fondazione Teatro Massimo e vede il debutto a Palermo della regista Silvia Paoli, che con la sua visione mette in dialogo le due vicende, accomunate dal tema della violenza sulle donne.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo torna a dirigere il maestro Francesco Lanzillotta con un cast internazionale che vede il baritono azero Elchin Azizov interpretare Aleko e Tonio, il soprano Carólina Lopez Moreno è Zemfira e Nedda, e il tenore Brian Jagde veste i panni di Canio. Nel cast alternativo gli stessi ruoli sono interpretati rispettivamente da Federico Longhi, Tetiana Miyus e Ivan Magrì.
A completare il cast: Pavel Kolgatin (giovane zingaro), Petar Naydenov (vecchio zingaro), Gustavo Castillo (Silvio), Matteo Mezzaro (Beppe), Antonio Barbagallo e Federico Cucinotta (un contadino), Gianmarco Randazzo e Francesco Polizzi (un altro contadino).
Il team creativo prevalentemente femminile conta su Eleonora De Leo (Scene), Ilaria Ariemme (costumi), Fiammetta Baldiserri (lighting designer), Marcello Lumaca (lighting designer collaboratore), Daisy Ransom–Phillips (coreografia), Lisa Capaccioli (assistente alla regia), Alice Perez (aiuto costumi), Elena Madia (aiuto scene).
L'apertura di stagione coinvolge tutte le compagini della Fondazione: Coro, Coro di voci bianche, Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro Massimo. Maestro del Coro Salvatore Punturo, Direttore del Corpo di ballo Jean-Sébastien Colau.
Composte negli stessi anni, "Aleko" e "Pagliacci" (1892), sono due opere di autori, linguaggi musicali ed estetiche diversissime. Ma si somigliano per struttura, caratteri e per i temi da cui traggono ispirazione: l’incapacità dell’uomo di accettare la libertà e l’indipendenza della donna, l’ossessione del possesso e la violenza che trascende nel femminicidio.
Il dittico diventa così un unico grande discorso in cui le due opere si rispecchiano come parti di una stessa narrazione che racconta la violenza da prospettive diverse, con dinamiche e personaggi simili: un uomo tradito, una donna che vuole rifarsi una vita, e un epilogo tragico in cui l’uomo, scoperta l'infedeltà della sua compagna, piuttosto che lasciarla andare la uccide. Una violenza che riecheggia tragicamente nella società contemporanea.
Giorni e orari delle rappresentazioni
21 novembre - ore 19.00 - Turno Prime
22 novembre - ore 20.00 - Turno F
23 novembre - ore 17.30 - Turno D
25 Novembre - ore 18:30 - Turno B
26 Novembre - ore 18:30 - Turno Opera
27 Novembre - ore 18:30 - Turno C
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