Un'ironica lettura in siciliano del celebre "Fedro" di Platone: Sofia Muscato sul palco del Ditirammu
Il "Fedro" di Platone di Sofia Muscato
Un reading fedele ma ironico - in versi siciliani - di uno dei dialoghi più conosciuti di Platone: al Teatro Ditirammu di Palermo arriva Sofia Muscato che regala al pubblico la sua personalissima e divertente lettura del "Fedro". Appuntamento venerdì 17 e sabato 18 maggio alle 21.
Uno spettacolo che si compone di due momenti: la prima parte è affidata alla dottoressa Maria Di Baudo, con una breve spiegazione del dialogo utile soprattutto per chi è lontano da studi classici o filosofici; la seconda, invece, è la lettura di Sofia Muscato, una vera e propria trasposizione dell'opera in chiave ironica e in rime dialettali, accompagnata dalla proiezione di immagini pittoriche volte a facilitarne ulteriormente la comprensione.
Protagonista del dialogo è Fedro, un giovane che arde dal desiderio di comprendere cosa sia l'amore eterno e se esista davvero la tanto anelata anima gemella.
Quando incontra Socrate, questi gli espone la teoria appresa da Lisia, uno dei più influenti oratori dell'epoca: nella vita è più opportuno amare qualcuno che non ricambi il nostro sentimento.
Partendo da questo presupposto alquanto singolare, Socrate spiegha al giovane Fedro cosa sia realmente l'amore, come le anime arrivino nel mondo e prendano i corpi. E ancora cosa sia la sensibilità di cui ognuno di noi è portatore e cosa accada nella mente, nel corpo e nello spirito di chi incontra un'anima bella che «regala piume alle ali della nostra anima».
In questa versione del "Fedro", però, Sofia Muscato presenta Socrate e Fedro come due compari che "attimatichianu" sull'argomento, «mentri u caudu si feddra, pigghiannusi puru a mali paroli», con riferimenti moderni, facili e immediatamente comprensibili che rimandano alla realtà di oggi.
Un dialogo poetico, romantico e - grazie a Sofia Muscato - anche divertente, ricco di spunti per ridere dell'amore senza dimenticare, però, la straordinaria potenza di questo "demone" che, se riconosciuto per quello che realmente è, non potrà mai essere foriero di sofferenza e dolore.
Lo spettacolo fa parte del ricco cartellone della stagione 2019 del Ditirammu "Tutto può succedere" che prevede ben 123 performance di cui 52 nuove produzioni, 90 produzioni del Ditirammu, 5 di teatro musicale, 21 approfondimenti legati alla tradizione e 26 spettacoli pensati per i più piccoli (leggi qui per saperne di più).
Uno spettacolo che si compone di due momenti: la prima parte è affidata alla dottoressa Maria Di Baudo, con una breve spiegazione del dialogo utile soprattutto per chi è lontano da studi classici o filosofici; la seconda, invece, è la lettura di Sofia Muscato, una vera e propria trasposizione dell'opera in chiave ironica e in rime dialettali, accompagnata dalla proiezione di immagini pittoriche volte a facilitarne ulteriormente la comprensione.
Protagonista del dialogo è Fedro, un giovane che arde dal desiderio di comprendere cosa sia l'amore eterno e se esista davvero la tanto anelata anima gemella.
Quando incontra Socrate, questi gli espone la teoria appresa da Lisia, uno dei più influenti oratori dell'epoca: nella vita è più opportuno amare qualcuno che non ricambi il nostro sentimento.
Partendo da questo presupposto alquanto singolare, Socrate spiegha al giovane Fedro cosa sia realmente l'amore, come le anime arrivino nel mondo e prendano i corpi. E ancora cosa sia la sensibilità di cui ognuno di noi è portatore e cosa accada nella mente, nel corpo e nello spirito di chi incontra un'anima bella che «regala piume alle ali della nostra anima».
In questa versione del "Fedro", però, Sofia Muscato presenta Socrate e Fedro come due compari che "attimatichianu" sull'argomento, «mentri u caudu si feddra, pigghiannusi puru a mali paroli», con riferimenti moderni, facili e immediatamente comprensibili che rimandano alla realtà di oggi.
Un dialogo poetico, romantico e - grazie a Sofia Muscato - anche divertente, ricco di spunti per ridere dell'amore senza dimenticare, però, la straordinaria potenza di questo "demone" che, se riconosciuto per quello che realmente è, non potrà mai essere foriero di sofferenza e dolore.
Lo spettacolo fa parte del ricco cartellone della stagione 2019 del Ditirammu "Tutto può succedere" che prevede ben 123 performance di cui 52 nuove produzioni, 90 produzioni del Ditirammu, 5 di teatro musicale, 21 approfondimenti legati alla tradizione e 26 spettacoli pensati per i più piccoli (leggi qui per saperne di più).
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