Un mondo "a rovescio" per i diritti di tutti: doppio appuntamento a Catania per il Carnevale Sociale
Uno scatto dell'edizione 2019 del Carnevale sociale a Catania (foto di Nadia Arancio)
Ritorna il Carnevale Sociale di Catania con un doppio appuntamento: due parate in programma sabato 22 febbraio nel popolare quartiere di San Cristoforo e domenica 23 febbraio nel cuore del centro storico.
Un Carnevale che quest'anno è stato organizzato dal comitato organizzativo con il preciso intento di coinvolgere tutti i cittadini nel tipico spirito carnascialesco: ribaltare i ruoli, i poteri, le etichette in un tripudio festoso e colorato che ribadisca uguali diritti per tutti e tutte. Un auspicio per la creazione dal basso di un mondo migliore che ponga al centro le persone, senza alcuna distinzione.
Così l'intera città di Catania si popola di costumi e maschere che rappresentano tutte le urgenze sociali di cui ogni gruppo o singolo partecipante è portatore: i diritti umani, i diritti civili, la questione climatica, il diritto alla casa, la pace, la lotta alla violenza sulle donne, il diritto di cittadinanza, l’uguaglianza e la parità, l’accoglienza, l’inclusione, l’antifascismo, l’antirazzismo, l’antimafia.
Le due festose parate si muovono al ritmo di canti e musica, animate dalle voci del coro Unicavuci Catania, dalle danze del gruppo Bal Folkatania, dalle note degli sytrumenti tradizionali locali dell’Orchestrina Popolare, le percussioni della banda itinerante Sambazita, quelli africani del Blocco Afro, quelli brasiliani del Gruppo
indipendente Capoeira Catania.
E ancora le esibizioni delle maschere di Commedia dell’Arte di Malerba, le acrobazie dei giocolieri e degli artisti di strada, le scenografie create attraverso i laboratori creativi della Sartoria Sociale Midulla, le maschere e i costumi creati da tutti gruppi partecipanti, ovvero Fieri - Fabbrica Interculturale Ecosostenibile del Riuso, Gammazita, i Briganti e le Brigantesse di Librino, La Librineria e tanti altri.
La sfilata nel quartiere di San Cristoforo del 22 febbraio parte alle 16.30 dal Centro Polifunzionale Midulla (via Zuccarelli 36), mentre la sfilata nel centro storico di Catania del 23 febbraio parte alle 16.30 da via Etnea (ingresso di Villa Bellini).
Un Carnevale che quest'anno è stato organizzato dal comitato organizzativo con il preciso intento di coinvolgere tutti i cittadini nel tipico spirito carnascialesco: ribaltare i ruoli, i poteri, le etichette in un tripudio festoso e colorato che ribadisca uguali diritti per tutti e tutte. Un auspicio per la creazione dal basso di un mondo migliore che ponga al centro le persone, senza alcuna distinzione.
Così l'intera città di Catania si popola di costumi e maschere che rappresentano tutte le urgenze sociali di cui ogni gruppo o singolo partecipante è portatore: i diritti umani, i diritti civili, la questione climatica, il diritto alla casa, la pace, la lotta alla violenza sulle donne, il diritto di cittadinanza, l’uguaglianza e la parità, l’accoglienza, l’inclusione, l’antifascismo, l’antirazzismo, l’antimafia.
Le due festose parate si muovono al ritmo di canti e musica, animate dalle voci del coro Unicavuci Catania, dalle danze del gruppo Bal Folkatania, dalle note degli sytrumenti tradizionali locali dell’Orchestrina Popolare, le percussioni della banda itinerante Sambazita, quelli africani del Blocco Afro, quelli brasiliani del Gruppo
indipendente Capoeira Catania.
E ancora le esibizioni delle maschere di Commedia dell’Arte di Malerba, le acrobazie dei giocolieri e degli artisti di strada, le scenografie create attraverso i laboratori creativi della Sartoria Sociale Midulla, le maschere e i costumi creati da tutti gruppi partecipanti, ovvero Fieri - Fabbrica Interculturale Ecosostenibile del Riuso, Gammazita, i Briganti e le Brigantesse di Librino, La Librineria e tanti altri.
La sfilata nel quartiere di San Cristoforo del 22 febbraio parte alle 16.30 dal Centro Polifunzionale Midulla (via Zuccarelli 36), mentre la sfilata nel centro storico di Catania del 23 febbraio parte alle 16.30 da via Etnea (ingresso di Villa Bellini).
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