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Un pozzo inesauribile di fonti preziose: a Palermo le visite (notturne) all'Archivio storico comunale

  • Restart 2021
  • Archivio Storico Comunale - Palermo
  • Dal 9 luglio al 28 agosto (solo venerdì e sabato) (evento concluso)
  • Dalle 19.00 alle 23.00
  • 3 euro (online), 4 euro (direttamente sul posto)
  • Biglietti acquistabili online oppure (se disponibili) direttamente sul posto a partire dalle ore 18.00. È attivo il delivery ticketing inviando una mail a info@restartpalermo.it per il pagamento in contanti e il recapito del biglietto a domicilio (con 1 euro aggiuntivo)
Balarm
La redazione

L'Archivio Storico comunale di Palermo

Torna a Palermo RestART, il festival che dal 2 luglio al 28 agosto apre in notturna alcuni dei siti culturali più belli e più importanti della città.

E tornano anche le visite all'Archivio storico comunale della città con i suoi settemila metri di scaffalature lignee cariche di documenti, libri e manoscritti che racchiudono la memoria della città di Palermo, dalla fine del 1200 alla metà del Novecento.

Gli appuntamenti per visitare il celebre archivio sono in programma dal 9 luglio al 28 agosto, ogni venerdì e sabato, con ingressi contingentati ogni 30 minuti prenotando il proprio ticket online sul sito della manifestazione oppure (se disponibile) direttamente sul posto a partire dalle ore 18.00.

Per chi non usa la carta di credito è possibile usufruire del delivery ticketing inviando una mail a info@restartpalermo.it e richiedendo il recapito del biglietto a domicilio e il pagamento in contanti a domicilio (con 1 euro aggiuntivo).

L’Archivio storico Comunale, con la sua celebre "Aula grande" - splendida opera di geniale ingegneria - fu progettato nel 1881 da Damiani Almeyda, profondo conoscitore della storia della città e che da lui prende il nome.

È proprio questa sala che, per la sua architettura, rappresenta l’attrazione principale dell’edificio. Per la sua costruzione, Almeyda, tenne conto del fatto che proprio lì era situata la sinagoga di Palermo, e da quella prese le misure.

Un luogo che è un pozzo inesauribile di fonti preziose: dal Registro di Gabelle regie di epoca angioina al Fondo Ricordi patri, del quale fanno parte cimeli risorgimentali come le lettere autografe di Garibaldi, re Umberto I e Crispi.

Dal 1866 ha sede nell’ex convento agostiniano di San Nicolò da Tolentino, edificato sul luogo dell’antica sinagoga ebraica. 

Una scala a chiocciola consente di raggiungere gli originali ballatoi. Quattro argani in legno, provvisti di cestelli,permettono di far viaggiare su e giù carte e volumi per la consultazione.
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