Un pozzo inesauribile di fonti preziose: a Palermo le visite (notturne) all'Archivio storico comunale
L'Archivio Storico comunale di Palermo
Torna a Palermo RestART, il festival che dal 2 luglio al 28 agosto apre in notturna alcuni dei siti culturali più belli e più importanti della città.
E tornano anche le visite all'Archivio storico comunale della città con i suoi settemila metri di scaffalature lignee cariche di documenti, libri e manoscritti che racchiudono la memoria della città di Palermo, dalla fine del 1200 alla metà del Novecento.
Gli appuntamenti per visitare il celebre archivio sono in programma dal 9 luglio al 28 agosto, ogni venerdì e sabato, con ingressi contingentati ogni 30 minuti prenotando il proprio ticket online sul sito della manifestazione oppure (se disponibile) direttamente sul posto a partire dalle ore 18.00.
Per chi non usa la carta di credito è possibile usufruire del delivery ticketing inviando una mail a info@restartpalermo.it e richiedendo il recapito del biglietto a domicilio e il pagamento in contanti a domicilio (con 1 euro aggiuntivo).
È proprio questa sala che, per la sua architettura, rappresenta l’attrazione principale dell’edificio. Per la sua costruzione, Almeyda, tenne conto del fatto che proprio lì era situata la sinagoga di Palermo, e da quella prese le misure.
Un luogo che è un pozzo inesauribile di fonti preziose: dal Registro di Gabelle regie di epoca angioina al Fondo Ricordi patri, del quale fanno parte cimeli risorgimentali come le lettere autografe di Garibaldi, re Umberto I e Crispi.
Dal 1866 ha sede nell’ex convento agostiniano di San Nicolò da Tolentino, edificato sul luogo dell’antica sinagoga ebraica.
Una scala a chiocciola consente di raggiungere gli originali ballatoi. Quattro argani in legno, provvisti di cestelli,permettono di far viaggiare su e giù carte e volumi per la consultazione.
E tornano anche le visite all'Archivio storico comunale della città con i suoi settemila metri di scaffalature lignee cariche di documenti, libri e manoscritti che racchiudono la memoria della città di Palermo, dalla fine del 1200 alla metà del Novecento.
Gli appuntamenti per visitare il celebre archivio sono in programma dal 9 luglio al 28 agosto, ogni venerdì e sabato, con ingressi contingentati ogni 30 minuti prenotando il proprio ticket online sul sito della manifestazione oppure (se disponibile) direttamente sul posto a partire dalle ore 18.00.
Per chi non usa la carta di credito è possibile usufruire del delivery ticketing inviando una mail a info@restartpalermo.it e richiedendo il recapito del biglietto a domicilio e il pagamento in contanti a domicilio (con 1 euro aggiuntivo).
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L’Archivio storico Comunale, con la sua celebre "Aula grande" - splendida opera di geniale ingegneria - fu progettato nel 1881 da Damiani Almeyda, profondo conoscitore della storia della città e che da lui prende il nome.È proprio questa sala che, per la sua architettura, rappresenta l’attrazione principale dell’edificio. Per la sua costruzione, Almeyda, tenne conto del fatto che proprio lì era situata la sinagoga di Palermo, e da quella prese le misure.
Un luogo che è un pozzo inesauribile di fonti preziose: dal Registro di Gabelle regie di epoca angioina al Fondo Ricordi patri, del quale fanno parte cimeli risorgimentali come le lettere autografe di Garibaldi, re Umberto I e Crispi.
Dal 1866 ha sede nell’ex convento agostiniano di San Nicolò da Tolentino, edificato sul luogo dell’antica sinagoga ebraica.
Una scala a chiocciola consente di raggiungere gli originali ballatoi. Quattro argani in legno, provvisti di cestelli,permettono di far viaggiare su e giù carte e volumi per la consultazione.
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