"Un ritratto fotografico per la pace": l'iniziativa (per le donne) a sostegno dell'Ucraina

"Un ritratto per la pace" in occasione della Festa delle Donne per sostenere il popolo ucraino in questo terribile momento.
Questa l'iniziativa lanciata da Francesco Baiamonte, fotografo palermitano che ha deciso di destinare quanto verrà raccolto dalle libere donazioni alle popolazioni dell'Ucraina.
La sessione fotografica si svolge a Palermo, nello studio fotografico di Francesco Baiamonte lunedì 7 e martedì 8 marzo. Il ritratto non avrà alcun costo, ma chi partecipa potrà liberamente lasciare una quota simbolica che andrà in beneficenza.
I fondi serviranno per rispondere sia ai bisogni umanitari del Paese (cibo, beni di prima necessità, primo soccorso) sia ai bisogni dei profughi che, già in gran numero, stanno entrando nei paesi confinanti.
«Anche quest’anno volevo omaggiare le donne di un mio ritratto - spiega il fotografo, promotore dell'iniziativa - ma il pensiero stavolta è andato inevitabilmente a quelle donne, e non solo, che in questo momento stanno vivendo una tragedia assurda».
«Ho cercato di immaginare come la mia attività potesse dare un contributo alla causa - continua -. Da qui è nata l'idea di 'Un ritratto per la pace' con protagoniste le donne di ogni età. Mamme, bambine, zie, nonne che vivono una quotidianità che per altre è stata stravolta.
Ho condiviso questa mia iniziativa con Natalia Gryniuk, curatrice d’arte ucraina, che è in prima persona vive questo dramma che sta devastando la sua terra di origine. Ha sposato subito il progetto e ci siamo subito attivati. Vi aspetto quindi in studio per potervi fotografare e insieme dare il nostro piccolo contributo».
Questa l'iniziativa lanciata da Francesco Baiamonte, fotografo palermitano che ha deciso di destinare quanto verrà raccolto dalle libere donazioni alle popolazioni dell'Ucraina.
La sessione fotografica si svolge a Palermo, nello studio fotografico di Francesco Baiamonte lunedì 7 e martedì 8 marzo. Il ritratto non avrà alcun costo, ma chi partecipa potrà liberamente lasciare una quota simbolica che andrà in beneficenza.
I fondi serviranno per rispondere sia ai bisogni umanitari del Paese (cibo, beni di prima necessità, primo soccorso) sia ai bisogni dei profughi che, già in gran numero, stanno entrando nei paesi confinanti.
«Anche quest’anno volevo omaggiare le donne di un mio ritratto - spiega il fotografo, promotore dell'iniziativa - ma il pensiero stavolta è andato inevitabilmente a quelle donne, e non solo, che in questo momento stanno vivendo una tragedia assurda».
«Ho cercato di immaginare come la mia attività potesse dare un contributo alla causa - continua -. Da qui è nata l'idea di 'Un ritratto per la pace' con protagoniste le donne di ogni età. Mamme, bambine, zie, nonne che vivono una quotidianità che per altre è stata stravolta.
Ho condiviso questa mia iniziativa con Natalia Gryniuk, curatrice d’arte ucraina, che è in prima persona vive questo dramma che sta devastando la sua terra di origine. Ha sposato subito il progetto e ci siamo subito attivati. Vi aspetto quindi in studio per potervi fotografare e insieme dare il nostro piccolo contributo».
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi
-
TEATRO E CABARET
L'esordio di Roberto Andò alla regia di un classico: "Elettra" al Teatro Greco di Siracusa