Un viaggio nel tempo tra bombe e sirene di guerra: a Catania le visite al Museo dello Sbarco
Il Museo dello Sbarco alle Ciminiere di Catania
Katane – questo uno dei nomi d’origine di Catania, che in greco antico significa “grattugia”, probabilmente per le irregolarità del territorio lavico su cui sorge – fu distrutta più volte da eruzioni, terremoti e invasioni. Quella che vediamo oggi è il risultato dell’ultima splendida ricostruzione del 1693. "Le Vie dei Tesori", quest’anno dal 4 ottobre al 3 novembre, apre oltre quaranta luoghi: anfiteatri, chiese, cupole, palazzi nobiliari: un’occasione unica per scoprire una città dall’inconsueta bellezza.
Il Museo dello Sbarco (ospitato all'interno del centro fieristico Le Ciminiere) è uno spazio didattico e immersivo dedicato alla memoria dell’evento che avviò l’Italia alla liberazione dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista.
Visitare il Museo dello Sbarco è come fare un viaggio nel tempo, tra le vicende dello sbarco alleato in Sicilia del luglio 1943, e i combattimenti tra italiani, tedeschi e angloamericani. Il percorso museale comprende testi e fotografie allestiti su pannelli e filmati che richiamano i combattimenti sul territorio siciliano, ripercorrendo le tappe degli scontri di guerra che si svolsero soprattutto nella Sicilia occidentale come Gela, Augusta, Agira, Floridia, Troina, Ponte di Primo Sole, Catania, Messina.
Particolarmente toccante è la ricostruzione del rifugio antiaereo, con l’accompagnamento sonoro di sirene e rumori di esplosioni e, all’uscita, lo scorcio di un paese devastato dai bombardamenti.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
Il Museo dello Sbarco (ospitato all'interno del centro fieristico Le Ciminiere) è uno spazio didattico e immersivo dedicato alla memoria dell’evento che avviò l’Italia alla liberazione dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista.
Visitare il Museo dello Sbarco è come fare un viaggio nel tempo, tra le vicende dello sbarco alleato in Sicilia del luglio 1943, e i combattimenti tra italiani, tedeschi e angloamericani. Il percorso museale comprende testi e fotografie allestiti su pannelli e filmati che richiamano i combattimenti sul territorio siciliano, ripercorrendo le tappe degli scontri di guerra che si svolsero soprattutto nella Sicilia occidentale come Gela, Augusta, Agira, Floridia, Troina, Ponte di Primo Sole, Catania, Messina.
Particolarmente toccante è la ricostruzione del rifugio antiaereo, con l’accompagnamento sonoro di sirene e rumori di esplosioni e, all’uscita, lo scorcio di un paese devastato dai bombardamenti.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
|
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Elliott Erwitt (per la prima volta) a Palermo: 190 scatti unici a Palazzo Reale
38.835 letture 877 condivisioni -
MOSTRE
"Spazio Umano" a Palermo: visionari e visioni nella chiesa di San Mamiliano
10.948 letture 126 condivisioni -
MOSTRE
Asini volanti e conigli bicolor: gli animali pop di Valentina De Martini a Palazzo Bonocore
1.234 letture 12 condivisioni










Seguici su Facebook
Seguici su Instagram
Iscriviti al canale TikTok
Iscriviti al canale Whatsapp
Iscriviti al canale Telegram




