"Verso l'Uno. Il Mito della Biga Alata": lo spettacolo (in rosa) al Teatro Altante di Palermo
Teatro, danza e poesia si uniscono in un solo spettacolo per narrare il mito della Biga Alta di Platone.
Va in scena al Teatro Atlante di Palermo, giovedì 26 e venerdì 27 maggio, alle 21.00, lo spettacolo "Verso l'Uno. Il mito della Biga Alata" con Soad Ibrahim, Preziosa Salatino, Sofia Muscato e con le musiche originali di Raffaele Pullara, percussioni Salvo Compagno.
Secondo il mito, l'anima è un carro condotto da un auriga e trainato da due cavalli: uno nero che rappresenta l'istinto e l'emozione e uno bianco che simboleggia il sentimento e la mente. Per effetto dei cavalli la biga abbandona il Mondo delle Idee, cade, spezza le ali e s'incarna in un corpo, perdendo i ricordi di ciò che ha contemplato dentro quel cielo fecondo.
Solo attraverso una relazione d'amore autentico l'auriga saprà risvegliarsi e l'anima potrà ritrovare l'unità originaria. In questo lavoro tre donne hanno fuso i propri strumenti espressivi per condurre lo spettatore in un viaggio evocativo ma anche molto concreto.
Le musiche e i paesaggi sonori sono stati creati da Raffaele Pullara e Salvo Compagno in accordo con il testo e le scene. Il risultato è uno spettacolo che, grazie alla mediazione dell'arte, vuole rendere accessibile a tutti il messaggio del mito.
Va in scena al Teatro Atlante di Palermo, giovedì 26 e venerdì 27 maggio, alle 21.00, lo spettacolo "Verso l'Uno. Il mito della Biga Alata" con Soad Ibrahim, Preziosa Salatino, Sofia Muscato e con le musiche originali di Raffaele Pullara, percussioni Salvo Compagno.
Secondo il mito, l'anima è un carro condotto da un auriga e trainato da due cavalli: uno nero che rappresenta l'istinto e l'emozione e uno bianco che simboleggia il sentimento e la mente. Per effetto dei cavalli la biga abbandona il Mondo delle Idee, cade, spezza le ali e s'incarna in un corpo, perdendo i ricordi di ciò che ha contemplato dentro quel cielo fecondo.
Solo attraverso una relazione d'amore autentico l'auriga saprà risvegliarsi e l'anima potrà ritrovare l'unità originaria. In questo lavoro tre donne hanno fuso i propri strumenti espressivi per condurre lo spettatore in un viaggio evocativo ma anche molto concreto.
Le musiche e i paesaggi sonori sono stati creati da Raffaele Pullara e Salvo Compagno in accordo con il testo e le scene. Il risultato è uno spettacolo che, grazie alla mediazione dell'arte, vuole rendere accessibile a tutti il messaggio del mito.
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