Viaggio introspettivo sulla figura femminile: a Catania "Civetterie" di Graziella Paolini Parlagreco
Dipinto di Graziella Paolini Parlagreco per il progetto espositivo "Civetterie" (part.)
L'immagine cardine del progetto "Civetterie" di Graziella Paolini Parlagreco (Alessandria), è una donna che indossando un cappello con veletta, guarda dritto di fronte a sé con sguardo ammaliante ed enigmatico.
Un viaggio introspettivo attraverso le infinite sfumature della figura femminile, una preziosa indagine condotta con delicato lirismo e con poetica sensualità, che si snoda tra momenti di vita reale e visioni oniriche.
La mostra, fruibile fino al 22 giugno da Toni Pellegrino - Art and Science for Hairdressing, segue un percorso visivo e narrativo lungo la linea delle emozioni più intime.
Diversi i simboli ricorrenti che legano tra loro le opere e guidano l'osservatore lungo questo cammino. Alle figure femminili si accostano nature morte e qualche scorcio paesaggistico, ma resta comunque la donna il perno centrale della mostra, con i suoi misteri, la sua forza e le sue fragilità.
I quadri di "Civetterie" appartengono alla produzione più recente dell'artista. Molte opere, infatti, sono esposte per la prima volta.
Affascinata dalla ricerca e dal dettaglio, Graziella Paolini Parlagreco è un'artista completa che in carriera ha esplorato diversi linguaggi e diverse tecniche.
Da una parte la raffinatezza delle linee e delle atmosfere pacate e talora malinconiche e scarne della pianura padana, dall'altra l'esuberanza delle forme e del colore della Trinacria.
Il modo più congeniale per esprimersi è stato inizialmente il disegno e in seguito agli studi , alla pratica all’esempio degli amici Maestri ma anche per naturale propensione all’esercizio e alla sperimentazione, l’incisione l’ha affascinata in tante sue forme e tecniche.
Amante delle arti figurative ma anche della poesia, del teatro così come della danza, della filosofia e soprattutto della ricerca esoterica e di tutto ciò che riguarda la bellezza ed il mistero della vita in genere, si è dedicata prevalentemente alla pittura e alla calcografia, lasciando il suo lavoro di insegnante.
Non solo pittrice, ma anche poetessa, ha pubblicato le raccolte di poesie "Non esiste ma ricordalo", "Carissimi tutti" e "Se il sole sorride", da molti anni è iscritta all’Albo degli incisori di Vigonza ed è socia dell’ALI – associazione Liberi Incisori di Bologna.
Un viaggio introspettivo attraverso le infinite sfumature della figura femminile, una preziosa indagine condotta con delicato lirismo e con poetica sensualità, che si snoda tra momenti di vita reale e visioni oniriche.
La mostra, fruibile fino al 22 giugno da Toni Pellegrino - Art and Science for Hairdressing, segue un percorso visivo e narrativo lungo la linea delle emozioni più intime.
Diversi i simboli ricorrenti che legano tra loro le opere e guidano l'osservatore lungo questo cammino. Alle figure femminili si accostano nature morte e qualche scorcio paesaggistico, ma resta comunque la donna il perno centrale della mostra, con i suoi misteri, la sua forza e le sue fragilità.
I quadri di "Civetterie" appartengono alla produzione più recente dell'artista. Molte opere, infatti, sono esposte per la prima volta.
Affascinata dalla ricerca e dal dettaglio, Graziella Paolini Parlagreco è un'artista completa che in carriera ha esplorato diversi linguaggi e diverse tecniche.
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Di sangue metà piemontese e metà siciliano, nelle sue opere alterna l'essenzialità e la purezza delle linee rarefatte del Nord, con la pienezza delle forme e dei colori del Sud. Da una parte la raffinatezza delle linee e delle atmosfere pacate e talora malinconiche e scarne della pianura padana, dall'altra l'esuberanza delle forme e del colore della Trinacria.
Il modo più congeniale per esprimersi è stato inizialmente il disegno e in seguito agli studi , alla pratica all’esempio degli amici Maestri ma anche per naturale propensione all’esercizio e alla sperimentazione, l’incisione l’ha affascinata in tante sue forme e tecniche.
Amante delle arti figurative ma anche della poesia, del teatro così come della danza, della filosofia e soprattutto della ricerca esoterica e di tutto ciò che riguarda la bellezza ed il mistero della vita in genere, si è dedicata prevalentemente alla pittura e alla calcografia, lasciando il suo lavoro di insegnante.
Non solo pittrice, ma anche poetessa, ha pubblicato le raccolte di poesie "Non esiste ma ricordalo", "Carissimi tutti" e "Se il sole sorride", da molti anni è iscritta all’Albo degli incisori di Vigonza ed è socia dell’ALI – associazione Liberi Incisori di Bologna.
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