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Visitabili (e gratuiti) ogni giovedì: due tesori di Palermo adesso sono "Aperti per voi"

Balarm
La redazione

La chiesa di Santa Maria in Valverde a Palermo

Aperture prolungate e straordinarie ed eventi speciali per rendere la bellezza, l’arte e la cultura beni accessibili a tutti.

Dopo l'evento straordinario avvenuto a giugno per un solo week end, il Touring Club Palermo prolunga e ripropone le visite serali e gratuite di due tesori di Palermo di solito non accessibili al pubblico. 

"Aperti per voi" è il nome dell'iniziativa promossa dal Touring Club Palermo che, grazie ai suoi soci volontari, apre ogni giovedì dal 30 giugno al 28 luglio, dalle 17.00 alle 20.00, la Chiesa di Santa Maria in Valverde e la Chiesa di San Giorgio dei Genovesi.

Sorta tra il 1575 e il 1596 nel quartiere della Loggia, la Chiesa di San Giorgio dei Genovesi (Piazza San Giorgio dei Genovesi) 
la tipologia basilicale adottata, indica la volontà di erigere un edificio ambizioso sul piano economico ed architettonico, che solo gli Ordini religiosi più importanti e le Nazioni più ricche, come appunto quella dei Genovesi, potevano adottare nella Palermo cinquecentesca; è oggi considerata l'esempio più autorevole dell'architettura rinascimentale palermitana.
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All'interno, le lapidi sepolcrali e le edicole marmoree testimoniano della concorrenza esistente tra le più ricche famiglie genovesi.

Di recente, e dopo un restauro, sono stati ricollocati nella chiesa i dipinti che decoravano le edicole e che confermano ulteriormente come Palermo fosse una città cosmopolita che intratteneva scambi culturali con il resto d'Italia. In occasione dell'apertura della Chiesa di San Giorgio ai Genovesi parteciperà all'inaugurazione il Duo violinistico Marcello & Martina Manco con brani di Mozart.

La Chiesa di Santa Maria in Valverde (Piazza Cavalieri di Malta), annessa nel XIV secolo ad un grande monastero carmelitano, è stata sottoposta a partire dal 1633 ad un progetto di trasformazione ideato da Mariano Smiriglio, primo architetto ufficiale del Senato palermitano.

Alla fine del XVII secolo il proseguimento della costruzione ed il progetto decorativo vengono affidati a Paolo Amato. L'interno della chiesa è ad aula rettangolare con presbiterio semicircolare e coro all'ingresso sorretto da un grande arco; il sottocoro fu affrescato nel 1750 da Olivio Sozzi.

La chiesa, in decadenza dopo la soppressione dell'ordine conventuale, fu riaperta nel 1872.

Danneggiata durante l'ultima guerra, è stata spogliata degli arredi; i primi interventi di restauro sono stati eseguiti tra il 1979 e il 1980; nel 1997 la chiesa è stata riaperta al culto ed è stata ricollocata sull'altare la pala di Pietro Novelli Madonna del Carmelo con i santi Teresa d'Avila e Maria Maddalena dei Pazzi e i beati Alberto e Angelo da Licata.
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