Visite a Palazzo Testasecca di Caltanissetta: le miniere di zolfo nella dimora del conte
Palazzo Testasecca a Caltanissetta
Anche quest'anno Caltanissetta aderisce alla manifestazione "Le Vie dei Tesori", aprendo le porte al suo cuore più autentico, sempre con il valido aiuto del Comune e in collaborazione con le istituzioni del territorio.
Ogni venerdì, sabato e domenica, dal 14 al 30 settembre, saranno 15 i luoghi da visitare, tra cripte, chieste, fortini, castelli, siti archeologici e palazzi nobiliari.
Nel corso dell’Ottocento, grazie al benessere economico generato dallo sfruttamento delle miniere di zolfo, lungo i due assi stradali principali di corso Umberto I e corso Vittorio Emanuele II, nonché sulla piazza Garibaldi in cui si incrociano, furono edificati o ristrutturati secondo il gusto dell'epoca numerosi palazzi patrizi.
Tra questi emerge per curiosità stilistica Palazzo Testasecca, ristrutturato alla fine del XIX secolo per volontà del ricco imprenditore minerario Conte Ignazio Testasecca. La facciata eclettica, progettata dall’architetto Luigi Greco, è caratterizzata nelle ultime due elevazioni da lesene giganti di ordine corinzio, mentre le prime due elevazioni presentano una decorazione a bugnato.
Privato del monumentale scalone d’ingresso nel 1970, il palazzo conserva al suo interno sale riccamente decorate con stucchi e affreschi vivaci simili alle grottesche.
La visita ha una durata di 45 minuti e non è accessibile ai disabili.
Ogni venerdì, sabato e domenica, dal 14 al 30 settembre, saranno 15 i luoghi da visitare, tra cripte, chieste, fortini, castelli, siti archeologici e palazzi nobiliari.
Nel corso dell’Ottocento, grazie al benessere economico generato dallo sfruttamento delle miniere di zolfo, lungo i due assi stradali principali di corso Umberto I e corso Vittorio Emanuele II, nonché sulla piazza Garibaldi in cui si incrociano, furono edificati o ristrutturati secondo il gusto dell'epoca numerosi palazzi patrizi.
Tra questi emerge per curiosità stilistica Palazzo Testasecca, ristrutturato alla fine del XIX secolo per volontà del ricco imprenditore minerario Conte Ignazio Testasecca. La facciata eclettica, progettata dall’architetto Luigi Greco, è caratterizzata nelle ultime due elevazioni da lesene giganti di ordine corinzio, mentre le prime due elevazioni presentano una decorazione a bugnato.
Privato del monumentale scalone d’ingresso nel 1970, il palazzo conserva al suo interno sale riccamente decorate con stucchi e affreschi vivaci simili alle grottesche.
La visita ha una durata di 45 minuti e non è accessibile ai disabili.
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