Alla scoperta di Villa Raffo: visita tra maioliche e affreschi nella Piana dei Colli

Villa Raffo alla Piana dei Colli (Palermo)
Sono 110 luoghi di Palermo di interesse storico e artistico aperti alle visite guidate per "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), che giunge alla sua undicesima edizione e che si svolge dal 29 settembre al 29 ottobre.
Per tutti i weekend della manifestazione sarà possibile visitare Villa Raffo.
Affreschi con scene di caccia, paesaggi lagunari e motivi floreali, maioliche e saloni enormi, immersi nel verde. Sono l’unico tesoro custodito da Villa Raffo, nel quartiere San Filippo Neri (ex Zen), nelle vicinanze del centro commerciale Conca D’Oro.
Nella Piana dei Colli a metà del XVIII secolo l'ordine religioso dei gesuiti possedeva varie proprietà terriere, tra le quali anche quella della villa. Nel 1767, subito dopo l'espulsione dei gesuiti, l'edificio passò al barone Giuseppe Maria Guggino, magistrato, che la volle trasformare secondo le sue esigenze.
Poi venne acquistata dai Raffo, un’antica famiglia di mercanti liguri. Il prospetto principale venne rivolto verso il mare con una doppia corte d'ingresso. Dal 1985 è di proprietà della Regione siciliana, ma è stata depredata e vandalizzata in ogni suo angolo.
Per tutti i weekend della manifestazione sarà possibile visitare Villa Raffo.
Affreschi con scene di caccia, paesaggi lagunari e motivi floreali, maioliche e saloni enormi, immersi nel verde. Sono l’unico tesoro custodito da Villa Raffo, nel quartiere San Filippo Neri (ex Zen), nelle vicinanze del centro commerciale Conca D’Oro.
Nella Piana dei Colli a metà del XVIII secolo l'ordine religioso dei gesuiti possedeva varie proprietà terriere, tra le quali anche quella della villa. Nel 1767, subito dopo l'espulsione dei gesuiti, l'edificio passò al barone Giuseppe Maria Guggino, magistrato, che la volle trasformare secondo le sue esigenze.
Poi venne acquistata dai Raffo, un’antica famiglia di mercanti liguri. Il prospetto principale venne rivolto verso il mare con una doppia corte d'ingresso. Dal 1985 è di proprietà della Regione siciliana, ma è stata depredata e vandalizzata in ogni suo angolo.
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