Visite ai Qanat: alla scoperta degli acquedotti sotterranei inventati dagli arabi

Torna la manifestazione de "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), che apre le porte dei luoghi d'arte di Palermo, di quelli dimenticati e di quelli normalmente chiusi: per tutti i weekend della manifestazione, sarà possibile visitare su prenotazione i suggestivi Qanat.
Si tratta degli acquedotti sotterranei inventati dagli arabi (prenota la visita): mille anni fa Palermo era tra le metropoli più affollate dell’Europa, tuttavia nessuno si poteva dire a corto d’acqua proprio grazie ai qanat, che captavano le sorgenti dalle zone della Conca d’Oro e trasportavano l’acqua attraverso gallerie con una pendenza minima.
I pozzi, nel centro urbano, potevano pescare a una profondità notevolmente inferiore rispetto a quella in cui si trova il livello della falda, quindi con più facilità e un minore dispendio di energia. Alcuni qanat scorrevano in prossimità o al di sotto delle dimore della nobiltà che, proprio per la presenza di acqua corrente, potevano godere di un abbassamento termico che dava ristoro nelle lunghe giornate estive.
Sarà possibile visitare il qanat Gesuitico Alto, costruito nel XVI secolo da Gerardo Alliata, cavaliere di Malta.
Si tratta degli acquedotti sotterranei inventati dagli arabi (prenota la visita): mille anni fa Palermo era tra le metropoli più affollate dell’Europa, tuttavia nessuno si poteva dire a corto d’acqua proprio grazie ai qanat, che captavano le sorgenti dalle zone della Conca d’Oro e trasportavano l’acqua attraverso gallerie con una pendenza minima.
I pozzi, nel centro urbano, potevano pescare a una profondità notevolmente inferiore rispetto a quella in cui si trova il livello della falda, quindi con più facilità e un minore dispendio di energia. Alcuni qanat scorrevano in prossimità o al di sotto delle dimore della nobiltà che, proprio per la presenza di acqua corrente, potevano godere di un abbassamento termico che dava ristoro nelle lunghe giornate estive.
Sarà possibile visitare il qanat Gesuitico Alto, costruito nel XVI secolo da Gerardo Alliata, cavaliere di Malta.
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