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45mila firme per salvare i cavalli a Palermo: "Sulle carrozze nessun passo indietro"

Polemiche sulla proposta di abolire i mezzi a trazione animale. Ecco la lettera del movimento "Criniere Urbane" ai consiglieri comunali: "Sarebbe una svolta storica"

Luca La Mantia
Giornalista
  • 3 luglio 2025

Carrozze a Palermo

Con oltre 45mila firme in tasca per chiedere l’abolizione dell’uso dei cavalli per il traino delle carrozze turistiche a Palermo, il movimento cittadino "Criniere Urbane, per i diritti dei cavalli in città" torna ad alzare la voce. E lo fa adesso che il tema è al centro dell'agenda politica, con annesse polemiche e scontri.

La lettera inviata ai consiglieri comunali contiene un appello: «Non si facciano passi indietro, si metta da parte ogni forma di protagonismo, e si confermi la volontà comune di procedere insieme, uniti da un obiettivo condiviso, salvaguardare la dignità dei cavalli e dimostrare che Palermo può essere una città moderna, etica e rispettosa degli animali».

La questione ruota attorno alla richiesta di interrompere l'impiego dei cavalli per trainare le carrozze, che dovrà essere discussa in consiglio comunale. L'iter si annuncia lungo e complesso, anche alla luce dell'intervento del sindaco Roberto Lagalla secondo cui va presentata in Consiglio una proposta più organica e tecnicamente corretta.

Le parole di Lagalla, però, sono state interpretate dalle opposizioni come un tentativo di fare retromarcia sullo stop alle carrozze a trazione animale. In una successiva nota, Lagalla ha chiarito che non c'è alcun passo indietro e che la «proposta procederà nel suo percorso».

Alle dichiarazioni del sindaco, risponde il movimento Criniere Urbane con la lettera inviata ai consiglieri: «Questa spiegazione, purtroppo, non ci convince. È poco chiara e sembra più una giustificazione frettolosa, forse utile a salvare l’immagine pubblica in attesa che passi la bufera. Speriamo sinceramente di sbagliarci».

Poi l'appello: «Non si facciano passi indietro». E ancora: «Non vanificate, per timori o interessi, un processo di cambiamento che ha raggiunto un livello di avanzamento mai visto prima».

Il movimento sottolinea con soddisfazione il fatto che «per la prima volta, forze politiche anche molto distanti tra loro sono concordi sulla necessità di porre fine all’utilizzo dei cavalli come mezzo di trasporto turistico. Un fatto culturale di grande rilevanza».

La proposta che sarà posta all'attenzione del consiglio comunale, nasce il mese scorso su input degli assessori Fabrizio Ferrandelli e Giuliano Forzinetti. Un altro cavallo era appena stramazzato a terra, non si poteva più ignorare il problema.

Ma l'iter istituzionale, in sostanza, deve ancora partire e sarà lungo. «Tuttavia, è comunque una buona notizia: perché oggi esiste, nero su bianco, una volontà politica chiara e trasversale. E se sarà trasformata in atti concreti, potremo finalmente raggiungere un traguardo storico».

Anche i consiglieri comunali della Dc Domenico Bonanno e Viviana Raja, promotori del regolamento di iniziativa consiliare chiedono di accelerare.

«Superiamo divisioni e rivendicazioni strumentali, uniamo le forze per approvare un provvedimento storico, capace di fare di Palermo un modello per tutta Italia in tema di diritti degli animali, mobilità sostenibile e tutela dei lavoratori».
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