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A Palermo un nuovo spazio per lo sport (e non solo): 5 campi, 8mila posti per i concerti

Il progetto ambizioso mira a fare della città un importante punto di riferimento del tennis internazionale e grandi eventi. Prevista pure una piscina riscaldata

Michele Sardo
Giornalista
  • 13 marzo 2025

Il Country Club dall'alto (foto da Facebook)

Il Country Club di Palermo ha in serbo un ambizioso progetto di ampliamento, che darà ulteriore valore al tennis nel capoluogo siciliano. La società sportiva ha recentemente acquistato dei terreni adiacenti a via Castelforte, dove sorgeranno cinque campi da tennis in sintetico, tre dei quali inseriti in un anfiteatro con tribune ispirate al modello del celebre campo Pietrangeli di Roma.

Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una piscina coperta e riscaldata da 25 metri e un moderno centro di riabilitazione per lo sport. Un notevole passo avanti per il club, reso possibile grazie alla vendita della licenza WTA 250 del Palermo Ladies Open, torneo storico del calendario femminile.

La licenza è stata acquistata dal Transylvania Open e la somma incassata sarà reinvestita nella nuova infrastruttura.

Oliviero Palma, storico organizzatore del torneo femminile, è entusiasta del progetto e ha sottolineato a Balarm l'importanza del nuovo impianto per lo sviluppo del tennis a Palermo: «Abbiamo comprato il terreno adiacente al Country, il cosiddetto fosso dove doveva nascere il palazzetto dello sport - dichiara -. Lo abbiamo acquistato e servirà per allargare la nostra struttura. Vogliamo dotarci di campi in resina, veloci, per attrarre giocatori Top Ten e Top Twenty che possano venire da tutte le parti del mondo per fare concorrenza alla Spagna, a Montecarlo e a Dubai.
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Abbiamo condizioni climatiche migliori di loro, qui si può giocare quasi sempre all'aria aperta, anche se abbiamo intenzione di realizzare ugualmente un campo con una copertura retrattile, in maniera che quando c'è caldo si può aprire elettricamente. Realizzeremo cinque campi in resina - spiega Palma - con una superficie uguale a quella degli Us Open. Nei sogni c'è l'intenzione di organizzare un Atp 175 in veloce, nella stessa settimana del torneo femminile che si continuerebbe a fare in terra battuta. Avremo una superficie simile a quella americana per cui chi vorrà venire ad allenarsi qui troverà gli stessi campi degli States. I campi saranno in stile 'Pietrangeli', ovvero sottomessi con l'anfiteatro. Una parte delle tribune sarà in cemento, gli altri due saranno con i gradoni in erba».

Gli spalti avranno una capienza totale di circa 8.000 posti, una struttura polifunzionale che potrà anche ospitare concerti ed eventi di richiamo, anche al coperto. Il progetto prevede inoltre un centro per il recupero fisico degli atleti infortunati.

«Faremo un centro di riabilitazione per lo sport - aggiunge l'organizzatore - con una piscina di 25 metri e stanze per riabilitarsi. Sarà allargata la foresteria, con stanze più lussuose per giocatori di prestigio».

I lavori, interamente finanziati dal Country senza alcuna sovvenzione, grazie ai fondi derivati dalla vendita della licenza WTA, potrebbero durare dai sei ai dodici mesi e dovrebbero iniziare presto: «Il principale ostacolo rimane la burocrazia - dice Oliviero Palma -. Se otterremo in tempo tutte le autorizzazioni, speriamo di partire a maggio col cantiere».

L’obiettivo a lungo termine è rendere il Country Club un punto di riferimento per il tennis professionistico. Palma immagina che giocatori di alto livello, come Berrettini e Musetti, (magari anche Sinner), possano scegliere un giorno Palermo per allenarsi, grazie al clima favorevole, ai costi contenuti e alle nuove strutture all'avanguardia.

«Per realizzare il nostro sogno - afferma - abbiamo bisogno dell'aiuto del Governo. Così come è stato fatto per il rientro dei cervelli in Italia, serve una legge per quei giocatori che sposteranno la loro residenza da Dubai o da Montecarlo o da altri paradisi fiscali, in Italia, concedendo loro una tassazione più bassa, in concorrenza con gli altri posti dove è intorno al 20%. Ciò consentirebbe allo Stato di incassare dei soldi che oggi non incassa. Si svilupperebbe un turismo di lusso che farebbe bene alle casse dello Stato.

D'altronde - continua Oliviero Palma - mi dite dove lo trovano i giocatori un posto come Palermo per allenarsi? Cosa abbiamo in meno rispetto a Montecarlo o Dubai a livello climatico? Avendo anche le strutture adeguate, chissà che il sogno di vedere campioni in città non possa avverarsi».

Una scelta strategica, dunque, che potrebbe creare a Palermo un format unico, rendendola punto di riferimento del calendario tennistico internazionale e aprendo le porte a nuove opportunità per giocatori, appassionati e investitori.
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