Alzi la mano chi non l'ha già in testa: La Rappresentante di Lista fa ballare Sanremo
Il video ufficiale del brano "Ciao Ciao" della band palermitana ha fatto scatenare il teatro Ariston (e non solo). Tra ritmo dance e balletto, in poche ore è diventato un tormentone
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La Rappresentante di Lista per il secondo anno di fila è in gara al Festival di Sanremo. Da Palermo Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina convincono l'Ariston, piazzandosi secondi nella classifica parziale della prima serata.
La canzone è "Ciao Ciao", un testo dal contenuto impegnato su note dance. Il gruppo palermitano porta sul palco di Sanremo i temi ambientalisti e la battaglia contro i cambiamenti climatici, richiamando così i Fridays for Future, a cui Veronica e Dario hanno partecipato attivamente .
Il brano parla della fine del mondo e si ispira al romanzo «Maimamma», il primo libro dei due giovani artisti uscito lo scorso anno. «Questa canzone ci sembra l’ultimo atto di Lavinia, la protagonista del romanzo - hanno svelato qualche giorno fa - quando effettivamente si trova davanti l’apocalisse, prima che tutto finisca. Arriva a scombinare i piani, le certezze e a regalarti uno scenario meraviglioso ma conclusivo».
Non amano le categorie e gli schemi predefiniti. Si definiscono infatti una queer pop band: «Abbiamo preso in prestito la parola queer che significa libero oltre il genere, trasversale». «Possiamo passare da una canzone rock a una pop, da una funky ad una folk».
La canzone è "Ciao Ciao", un testo dal contenuto impegnato su note dance. Il gruppo palermitano porta sul palco di Sanremo i temi ambientalisti e la battaglia contro i cambiamenti climatici, richiamando così i Fridays for Future, a cui Veronica e Dario hanno partecipato attivamente .
Il brano parla della fine del mondo e si ispira al romanzo «Maimamma», il primo libro dei due giovani artisti uscito lo scorso anno. «Questa canzone ci sembra l’ultimo atto di Lavinia, la protagonista del romanzo - hanno svelato qualche giorno fa - quando effettivamente si trova davanti l’apocalisse, prima che tutto finisca. Arriva a scombinare i piani, le certezze e a regalarti uno scenario meraviglioso ma conclusivo».
Non amano le categorie e gli schemi predefiniti. Si definiscono infatti una queer pop band: «Abbiamo preso in prestito la parola queer che significa libero oltre il genere, trasversale». «Possiamo passare da una canzone rock a una pop, da una funky ad una folk».
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