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Attentato a Ranucci, presidio alla Rai di Palermo: "Attacco all'informazione libera"

Il Pd siciliano lancia un appello ai cittadini e dà appuntamento alle 16.00 sotto la sede RAI per esprimere vicinanza al cronista. Solidarietà anche di Odg e Assostampa Sicilia

Balarm
La redazione
  • 17 ottobre 2025

Sigfrido Ranucci

«L’attentato a Sigfrido Ranucci è un segnale rivolto a tutti e tutte. Se anche un giornalista di questo spessore può essere oggetto di attentati potenzialmente stragisti ogni giornalista, magari attivo in provincia e senza tutele, rischia facendo il suo lavoro. Per questo non ci si può limitare all’indignazione social e alla solidarietà da remoto». Lo dichiara Sergio Lima, responsabile Organizzazione del Pd Sicilia.

«Il Pd per questa ragione dà appuntamento - prosegue - questo pomeriggio, a partire dalle 16.00, sotto la sede RAI di Palermo per esprimere solidarietà e vicinanza a Ranucci e alla sua famiglia. E per ricordare, da una terra che ha pagato un tributo pesantissimo di sangue tra i giornalisti, che – conclude - l’informazione libera è sinonimo di democrazia».

E attestati di solidarietà sono arrivati oggi anche dall'Ordine dei giornalisti di Sicilia che esprime solidarietà e vicinanza al collega «colpito con la propria famiglia da un vile attentato. Il Consiglio non dimentica il tributo di sangue pagato dai giornalisti in Sicilia e condanna ogni forma di violenza e intimidazione contro chi svolge questo lavoro. La libertà di informazione è l’essenza della nostra democrazia e per questo motivo occorre che chi fomenta questo preoccupante clima di odio riveda i propri atteggiamenti, evitando che il Paese torni a vivere momenti bui che, invece, devono restare ancorati a un brutto passato».

Anche l'Assostampa Sicilia ha fatto sentire la propria voce: «La bomba fatta esplodere la scorsa notte sotto la casa di Sigfrido Ranucci rappresenta un grave, pericoloso e inquietante, salto di qualità degli attacchi contro il giornalismo e la libertà di informazione. A lui, alla sua famiglia, alla redazione di Report va tutta la solidarietà e la vicinanza di Assostampa Sicilia e di tutti i giornalisti dell’Isola. Assostampa Sicilia si augura che saranno rafforzate le misure di protezione: c’è una parte delle istituzioni che protegge il giornalismo, mentre un’altra purtroppo fomenta irresponsabilmente l’odio».

Oggi, purtroppo, «dobbiamo riscontrare che la libertà dei giornalisti è nuovamente sotto attacco - continua la nota di Assostampa - e questa è una situazione che rischia, con il ritorno della violenza e delle bombe, di riportarci agli anni peggiori della storia italiana. Dopo gli insulti, le accuse di faziosità, le campagne di diffamazione, le aggressioni in piazza, adesso si alza il tiro: come ai tempi di Cosa Nostra e a quelli del terrorismo politico. Chi non china la testa viene colpito. Il sindacato unitario dei giornalisti, in tutte le sue articolazioni, intraprenderà ogni azione per denunciare minacce, violenze e intimidazioni e per contrastare questo clima di caccia al giornalismo che rischia di riportarci agli anni più bui della Repubblica».
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