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Mario Bellina, un palermitano sul satellite

  • 1 ottobre 2006

Ogni pomeriggio sulle frequenze satellitari di RaiDoc-Futura, va in onda "L33T", il primo programma quotidiano dedicato ai codici estetici e narrativi della cultura digitale. A condurne le strisce Iscandar e Neverending Fantasy, dedicate a fumetti e animazione, Mario Bellina, palermitano, classe 1979, una laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Bologna e una serie di esperienze che spaziano dall’audiovisivo, al teatro, alla scrittura. Balarm.it lo ha raggiunto al telefono a Roma dove vive e lavora.

Cos’è esattamente L33T?
«E’ uno spazio di critica su fumetti, fantasy e fantascienza, attento, soprattutto, alle novità giapponesi ed europee. Il titolo si legge “Leet”, che è una forma codificata di inglese caratterizzato dall’uso di caratteri non alfabetici al posto delle normali lettere, scelte per la somiglianza nel tratto (es. E=3, A=4, 7=T, ecc., ndr). Delle rubriche che presento, sono anche ideatore insieme ad Andrea Materia. Andiamo in onda tutti i giorni tra le 16 e le 17 sul satellite e prossimamente anche su Rai 2».

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I tuoi interessi non si fermano alla televisione, so che hai all’attivo alcuni cortometraggi.
«Sì, ne ho realizzati tre negli anni passati e tutti parlano d’amore. La storia di un aviatore che preferì non "kamikazarsi", finalista al "Taormina Film Festival" e in altri concorsi, e vincitore del premio del pubblico e di quello per la migliore opera prima al "Primaziz di Palermo 2004", oltre che del premio per il miglior film e per il miglior regista al "Marsala Film Festival 2005", ha un tema suggestivo. Parla del dubbio di un giovane kamikaze giapponese che al momento di lanciarsi sui nemici decide di tornare indietro da una ragazza appena conosciuta. Non può morire senza aver fatto chiarezza sui loro sentimenti. "Binary Love", prodotto da Sky Lab, racconta, invece, di un rapporto a tre via webcam tra un terrestre sulla Terra, un terrestre che sta su Marte ed una marziana. Ancora, "A boomerang love story", finalista a "Bergamo Immagini di notte 2005" e proiettato al "Cartunfestival" di Milano ed al "Moon Tale Corto Contest" di Pistoia, è un cartone animato con protagonisti due boomerang che, incontratisi in aria, decidono di non tornare più indietro e di proseguire insieme per una nuova strada. Con mio fratello e tre amici, poi, ho realizzato di recente un progetto che si chiama "Shlomo". Si tratta di una serie animata per cellulari, scaricabile su H3G a partire da dicembre 2005. Una cosa molto divertente».

Ed hai pubblicato anche dei libri, vero? Non dirmi che pure tu hai scritto gialli, è così di moda...
«No, non penso di averne le capacità! In realtà, io palermitano, ho scritto due volte su Bologna, la città in cui ho abitato per sei anni durante l’università. Si tratta, nel primo caso, di una vera e propria guida per turisti con informazioni utili e notizie su monumenti, palazzi e chiese, mentre nel secondo, di un romanzo che lega insieme i luoghi più particolari della città raccontata... dagli spiriti che li abitano. Si intitola "La BO degli spiriti" ed è anche questa un’idea delle mie, un pò curiosa! Ma non finisce qui, sono in uscita due nuove pubblicazioni: questa volta si tratta di favole ambientate a Palermo e a Roma».

Attualmente ti occupi prevalentemente di fumetti. Ti sei mai cimentato a disegnarne qualcuno?
«Purtroppo non so disegnare, ma ne ho sceneggiati tre, disegnati, poi, da Lucia Rinolfi e da Claudio Abdel Malek, che ho presentato in rassegne di settore».

Conoscerai quindi i ragazzi della Grafimated Vision.
«Sì, li conosco, come pure conosco bene Fabio Pileri. Un saluto a lui, a Fabio Ricotta e a tutta la redazione di Balarm».

Salutiamo anche noi questo simpatico e poliedrico palermitano fuori dall’Isola dandoci appuntamento sul satellite.

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