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Ci sono voluti 22 anni ma ora si fa sul serio a Palermo: via l'ecomostro della Costa Sud

Progettata e realizzata nel 2003 come attrazione per cittadini e turisti, doveva essere una terrazza sul mare e invece è rimasta nell'abbandono. Parte la demolizione: il video

Balarm
La redazione
  • 29 ottobre 2025

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Era stata progettata e realizzata nel 2003 come attrazione per cittadini e turisti, immaginando di affacciarsi e ammirare da una parte Monte Pellegrino e dall’altra Mongerbino. In questi 22 anni, invece, la passarella lignea di via Messina Marine è rimasta completamente abbandonata al degrado e ai rifiuti, aggiudicandosi il titolo di "ecomostro della Costa Sud".

Adesso finalmente, dopo due decenni, prendono il via i lavori di demolizione. A darne notizia è Giuseppe Federico, presidente della seconda circoscrizione: «Con profonda soddisfazione, comunico l’avvio dei lavori di demolizione della passerella in legno situata in via Messina Marine, nel tratto di Romagnolo. Si tratta di un intervento atteso da tempo, frutto di numerose segnalazioni, denunce e tavoli tecnici da me promossi nel corso degli anni.

L’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente ha accolto la mia istanza - aggiunge Federico -, riconoscendo la necessità di rimuovere un’opera che, sin dalla sua realizzazione nel 2003, ha rappresentato un vero e proprio ecomostro: un manufatto costato circa 4 milioni di euro, mai collaudato né inaugurato, che ha contribuito a compromettere ulteriormente il decoro e la vivibilità del sito.

La demolizione della passerella rappresenta solo il primo passo. L’obiettivo resta quello di rimuovere integralmente l’intera struttura, restituendo dignità e bellezza a un tratto costiero che merita ben altra valorizzazione. Finché ricoprirò il ruolo di Presidente della Seconda Circoscrizione, continuerò a impegnarmi con determinazione affinché non resti alcuna traccia di questo scempio.

Desidero esprimere il mio sentito ringraziamento all’assessore regionale Giusy Savarino e all’assessore Alessandro Aricò per il sostegno concreto dimostrato in questa battaglia, che pone fine a questo degrado».
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