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Comprare casa nella valle dell'Alcantara: la "rivoluzione" (da 1 euro) di un piccolo borgo

L'obiettivo è la rigenerazione del borgo e la messa a sistema del centro storico e delle potenzialità da offrire ai turisti. Ecco dove si può comprare casa a un prezzo simbolico

  • 10 marzo 2021

Castiglione di Sicilia

Quanto costa un pezzo di storia in un territorio unico? Poco, si parte, simbolicamente, da 1 euro e si può comprare una delle 937 unità abitative abbandonate, tra le 1777 censite, nel centro storico di Castiglione di Sicilia, comune in provincia di Catania.

L’accordo di collaborazione tra la ITS for Sicily Ltd, con sede a Londra, e l’amministrazione comunale è stato già formalizzato ed è il primo passo di un progetto più ampio che punta ad immettere sul mercato immobiliare le strutture fatiscenti, coinvolgendo i proprietari.

«La nostra iniziativa - ci ha detto Antonio Camarda, sindaco di Castiglione di Sicilia - è diversa da quelle già avviate con lo slogan "una casa a un euro". In realtà si tratta di un progetto ben più ampio e articolato che è partito mesi fa con uno studio approfondito che ha coinvolto il nostro centro storico.

Abbiamo fatto riferimento alla Legge 13 del 2015 che ci ha permesso di delineare un piano urbanistico particolareggiato del centro storico. Abbiamo quindi individuato le abitazioni abbandonate a vario titolo, e in diverso stato, e per ciascuna abbiamo stilato una scheda molto dettagliata che permetterà di fornire tutte le informazioni necessarie ai futuri acquirenti.
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Questo lavoro di ricognizione è ancora in atto attraverso il gruppo di lavoro intersettoriale realizzato ad hoc che lavora in sinergia con il catasto, l’anagrafe e on the road per rintracciare le fila di ogni edificio storico».

L’obiettivo, oltre al recupero, è la valorizzazione di alcuni storici quartieri, come la Giudecca, ed altri caratteristici angoli del borgo medievale che vuol ritornare ad essere turisticamente attrattivo, come è sempre stato.

«Per lavorare al meglio abbiamo pensato di dividere il Borgo in comparti, ciò consentirà una gestione a nostro avviso più efficace», aggiunge il sindaco.

La riqualificazione degli immobili, attraverso questo accordo rientra a pieno titolo nella volontà di dare il giusto lustro al Borgo di Castiglione, che vuole ritornare ad essere al centro di una fruizione turistica piena che offrirà, tra le altre cose, mobilità sostenibile che andrà dall’Alcantara ai crateri sommitali dell’Etna.

«Castiglione è il quarto paese, nel territorio del Catanese, per flusso turistico. Ci troviamo immersi nella valle dell’Alcantara e tra i terreni che circondano il vulcano. Ci sono qui oltre sessanta produttori di vino in un angolo di Sicilia che è forse tra i più ricchi».

Tornando alla vendita degli immobili il sindaco ha precisato meglio come si procederà.

«Per gli edifici individuati tra quelli abbandonati ma in buono stato di mantenimento verranno convocati i proprietari che potranno scegliere se mettere in vendita l’immobile, ad un prezzo che loro stessi potranno indicare e che confluiranno in un altro progetto definito appunto “Case nel Borgo”, ancora in via di definizione.

Per gli immobili, invece, in pessimo stato verranno individuati i proprietari e coinvolti sempre nel progetto. Verrà lanciata una manifestazione d’interesse e si procederà alla vendita, attraverso un’asta pubblica, partendo simbolicamente da un euro.

Al momento non c’è una una legge precisa che consente l’esproprio da parte del Comune degli immobili fatiscenti e quindi questa pratica è il mezzo più efficace, in attesa che si colmi questo vuoto normativo a livello regionale, per evitare spese a carico delle istituzioni e rivalutare un centro.

Il progetto è tutto in divenire ma l’obiettivo comune e condiviso è la rigenerazione e la messa a sistema del centro storico e di tutta le sue potenzialità. Siamo stati contattai anche da altre realtà e società, segno che il nostro è lungo di grande interesse».
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