Con l'estate buio a Carini per i furti di cavi di rame: il sindaco chiede l'aiuto dei cittadini
Intervenuti i tecnici comunali, ma le risorse non bastano e parte del paese è senza illuminazione. Monteleone: "Denunciate, preoccupa di più il buio delle coscienze"

Cavi di rame da ripristinare a Carini dopo i furti
Se a Palermo il sindaco Lagalla chiede più uomini per garantire l'ordine pubblico, non va molto diversamente a Carini.
Anche nel comune alle porte del capoluogo il primo cittadino lancia un allarme sul tema sicurezza e lo fa dopo un furto di cavi della pubblica illuminazione. E nonostante l'intervento di ripristino dei tecnici comunali, c'è un'intera zona che resterà al buio a tempo indeterminato.
La scoperta risale a domenica scorsa: probabilmente nella notte nei pressi di via Magellano sono stati rubati cavi di rame. Ancora una volta. Ancora in quelle strade che da più di una settimana vengono prese di mira dai ladri.
Due chilometri di rete sono venuti meno, ma l'amministrazione è intervenuta per il ripristino dell'impianto, con «più di 50 pozzetti saldati, con tempestività e professionalità dal nostro ufficio comunale servizi a rete che si è speso tanto per non lasciare al buio migliaia di utenti e villeggianti», spiega il sindaco Giovì Monteleone.
E aggiunge: «Anche le forze dell’ordine sono intervenute e i carabinieri hanno arrestato un ladro. Ma non è bastato. Paghiamo il fatto che il nostro territorio è vasto e fortemente popolato, in crescente aumento ma non aumentano le risorse economiche e umane per controllarlo e gestirlo».
Il risultato? «Purtroppo abbiamo esaurito tutte le nostre risorse e i cavi da sostituire. Per un certo periodo purtroppo alcune zone rimarranno al buio», fa sapere il sindaco. In particolare è la zona via Magellano ad aver pagato dazio. E non è ancora possibile sapere al momento quando il problema potrà essere risolto.
«Noi facciamo la nostra parte, chiediamo più forze, più uomini, piazziamo piu telecamere, ma occorre ben altro - dice ancora Monteleone -. Occorre partecipare nella cura e nella salvaguardia del nostro territorio tutti, nessun escluso. Quando vediamo movimenti e tipi sospetti aggirarsi attorno a beni pubblici per danneggiarli dobbiamo chiamare i carabinieri».
Il riferimento è anche a chi inquina e abbandona l'immondizia per le strade o a chi a quell'immondizia dà fuoco. «Eppure i rifiuti li raccogliamo porta a porta, due isole ecologiche sono aperte per ricevere rifiuti da riciclare e siamo sempre pronti a ritirare ingombranti a domicilio. Anche questo non basta», aggiunge il sindaco.
E chiama a raccolta i cittadini: «Occorre sbracciarsi e gridare la nostra indignazione concretizzandola con denunce e collaborazione con le forze dell’ordine che meritano la nostra fiducia. Solo così possiamo sconfiggere il buio e il degrado. Ma - conclude - preoccupa di più il buio delle coscienze e l’unica luce che può sconfiggerlo è quello della partecipazione e della collaborazione».
Anche nel comune alle porte del capoluogo il primo cittadino lancia un allarme sul tema sicurezza e lo fa dopo un furto di cavi della pubblica illuminazione. E nonostante l'intervento di ripristino dei tecnici comunali, c'è un'intera zona che resterà al buio a tempo indeterminato.
La scoperta risale a domenica scorsa: probabilmente nella notte nei pressi di via Magellano sono stati rubati cavi di rame. Ancora una volta. Ancora in quelle strade che da più di una settimana vengono prese di mira dai ladri.
Due chilometri di rete sono venuti meno, ma l'amministrazione è intervenuta per il ripristino dell'impianto, con «più di 50 pozzetti saldati, con tempestività e professionalità dal nostro ufficio comunale servizi a rete che si è speso tanto per non lasciare al buio migliaia di utenti e villeggianti», spiega il sindaco Giovì Monteleone.
E aggiunge: «Anche le forze dell’ordine sono intervenute e i carabinieri hanno arrestato un ladro. Ma non è bastato. Paghiamo il fatto che il nostro territorio è vasto e fortemente popolato, in crescente aumento ma non aumentano le risorse economiche e umane per controllarlo e gestirlo».
Il risultato? «Purtroppo abbiamo esaurito tutte le nostre risorse e i cavi da sostituire. Per un certo periodo purtroppo alcune zone rimarranno al buio», fa sapere il sindaco. In particolare è la zona via Magellano ad aver pagato dazio. E non è ancora possibile sapere al momento quando il problema potrà essere risolto.
«Noi facciamo la nostra parte, chiediamo più forze, più uomini, piazziamo piu telecamere, ma occorre ben altro - dice ancora Monteleone -. Occorre partecipare nella cura e nella salvaguardia del nostro territorio tutti, nessun escluso. Quando vediamo movimenti e tipi sospetti aggirarsi attorno a beni pubblici per danneggiarli dobbiamo chiamare i carabinieri».
Il riferimento è anche a chi inquina e abbandona l'immondizia per le strade o a chi a quell'immondizia dà fuoco. «Eppure i rifiuti li raccogliamo porta a porta, due isole ecologiche sono aperte per ricevere rifiuti da riciclare e siamo sempre pronti a ritirare ingombranti a domicilio. Anche questo non basta», aggiunge il sindaco.
E chiama a raccolta i cittadini: «Occorre sbracciarsi e gridare la nostra indignazione concretizzandola con denunce e collaborazione con le forze dell’ordine che meritano la nostra fiducia. Solo così possiamo sconfiggere il buio e il degrado. Ma - conclude - preoccupa di più il buio delle coscienze e l’unica luce che può sconfiggerlo è quello della partecipazione e della collaborazione».
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Le 10 suore morte in un monastero: quando Camilleri scoprì un segreto dei Gattopardi