La "tassa sulla sicurezza" per cambiare Palermo: "Cosa serve per essere accoglienti"
L'idea di Federalberghi per fermare l'escalation di criminalità. Rosa Di Stefano: "Ecco come poter usare la tassa di soggiorno. Servono investimenti immediati"

La presidente di Federalberghi Palermo Rosa Di Stefano
Nelle stesse ore la presidente di Federalberghi Palermo Rosa Di Stefano proponeva di usare la tassa di soggiorno per potenziare la sicurezza in città, mentre il sindaco Roberto Lagalla scriveva al prefetto chiedendo più controlli.
A che punto siamo arrivati? Nel giorno della Santuzza c'è una nuova grazia da chiedere? C'è forse una nuova peste da cui Santa Rosalia dovrà liberarci? «La sicurezza non è un dettaglio - commenta Rosa Di Stefano -. È il primo vero gesto di accoglienza. Oggi Palermo ha bisogno di essere accogliente non solo nei sorrisi e nelle narrazioni, ma nei fatti».
E allarga le braccia: «È tempo di smettere di raccontare Palermo come una città turistica, se poi chi la visita o ci lavora non si sente al sicuro mentre passeggia nei vicoli del centro storico». È una constatazione amara quella della presidente di Federalberghi, ma non è una sconfitta, non è una resa.
Lo dimostra la sua ultima proposta: «Chiediamo che una parte del gettito della tassa di soggiorno, una tassa di scopo, il cui incasso per il 2024 supera i 6 milioni di euro, venga destinata concretamente al rafforzamento della sicurezza urbana nelle aree a vocazione turistica».
Come potrebbero essere impiegate le risorse? «Parliamo di investimenti immediati in illuminazione, videosorveglianza intelligente, pattugliamenti, riqualificazione urbana e presìdi di prossimità». Del resto, Federalberghi già da mesi sollecita interventi per la sicurezza.
«Abbiamo segnalato la crescente fragilità del contesto urbano. Lo abbiamo fatto con senso di responsabilità, nella speranza che si aprisse subito un confronto operativo. Oggi, dopo i recenti episodi di violenza che hanno colpito anche attività commerciali e turisti, quell’allarme non è più una previsione: è una realtà sotto gli occhi di tutti», aggiunge Rosa DI Stefano.
Il suo è un messaggio (disperato) rivolto alle istituzioni. «Chi lavora nel turismo punta sempre su progetti e programmazione a lunga gittata, con investimenti seri, strutturati, pensati per generare valore nel tempo. Ma questi investimenti possono essere perseguiti solo se la visione di chi amministra la città ha lo stesso scopo: costruire insieme un ecosistema che sia davvero attrattivo, sicuro e sostenibile».
Non è l'unica ad aver chiesto con insistenza più controlli. Lo ha fatto anche Roberto Lagalla, che nei giorni scorsi ha anche sottolineato l'impotenza dell'amministrazione comunale, da cui non dipendono sicurezza e ordine pubblico. Il sindaco ha scritto una lettera al prefetto Massimo Mariani chiedendo un aumento delle forze impegnate sul territorio.
Ma sul tema, secondo Lagalla, è necessaria una riunione urgente del comitato provinciale della prefettura per stilare nuove strategie "di controllo e messa in sicurezza del territorio". Il confronto dovrebbe avvenire in settimana così come un incontro con le categorie produttive che hanno più volte segnalato i problemi per la sicurezza nel capoluogo.
Mercoledì, invece, Lagalla insieme al presidente nazionale dell’Anci Gaetano Manfredi incontrerà il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. E quella sarà l'occasione per chiedere misure per la sicurezza a Palermo.
«Gli imprenditori dell’ospitalità sono pronti a fare la loro parte, come fanno ogni giorno aprendo le porte, creando occupazione e costruendo bellezza - aggiunge Rosa DI Stefano -. Ma la bellezza, da sola, non basta. Serve visione, serve protezione, serve una governance condivisa che sappia mettere in relazione il valore del turismo con la qualità della vita urbana».
E occore fare in fretta. «Palermo ha tutte le potenzialità per essere un modello di accoglienza consapevole - aggiunge -. Ma non possiamo continuare a costruire futuro se lo lasciamo esposto alla paura. Per questo oggi più che mai, destinare una quota della tassa di soggiorno alla sicurezza è un atto di giustizia verso la città, verso chi la ama e verso chi la sceglie»
E sul tavolo del prefetto finirà certamente anche l'ipotesi sulla tassa di soggiorno. Secondo la presidente di Federalberghi Palermo «destinarla alla sicurezza significa renderla davvero efficace. Non è una proposta simbolica. È una scelta che molte città europee e italiane hanno già fatto: perché il turismo è sostenibile solo se si coniuga con il diritto alla sicurezza».
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