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Da Menfi a Lipari le "Bandiere Blu" 2019: il mare siciliano in cui tuffarci senza pensieri

Non si vive di sola bellezza: le Bandiere Blu vengono assegnate anche per depurazione, raccolta differenziata, aree pedonali, piste ciclabili, servizi in spiaggia e tanto altro.

Balarm
La redazione
  • 6 maggio 2019

A Menfi il Lido Fiori Bertolino, a Ragusa a Marina di Ragusa, a Pozzallo a Raganzino, a Tusa alla Spiaggia Lampare, a Ispica a Ciriga (I tratto), a Santa Teresa di Riva sul ungomare Santa Teresa di Riva, a Lipari ad Acquacalda e a Messina alla Marina del Nettuno: queste le "Bandiere Blu" siciliane del 2019.

In tutta Italia sono 183 i Comuni che hanno ottenuto una Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education, organizzazione internazionale no-profit: 8 bandiere in più rispetto alle 175 dello scorso anno con 12 i nuovi ingressi e 4 perdite.

Nonostante la bellezza del mare siciliano l'Isola ne ha ottenute soltanto 7: la ong ogni assegna le Bandiere sulla base di 32 criteri che vanno dalla balneabilità delle acque (secondo i dati Arpa), alla depurazione, raccolta differenziata, aree pedonali, piste ciclabili, servizi in spiaggia, abbattimento delle barriere architettoniche, ricettività alberghiera, educazione ambientale fino a tanto, tanto altro.
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A guidare la classifica nazionale è quindi la Liguria con 19 località, seguita dalla Toscana e dalla Campania.

La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale istituito nel 1987, anno europeo dell’Ambiente, che viene assegnato ogni anno in 49 Paesi, inizialmente solo europei, più recentemente anche extra-europei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’Onu: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la Foundation for Environmental Education ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale e riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale per l’educazione ambientale e l’educazione allo sviluppo sostenibile.

Come si ottiene? L’eccellente qualità delle acque verificata dalle Arpa è il requisito fondamentale per potersi guadagnare la Bandiera Blu, ma non è l’unico: per poter entrare nella lista definitiva ogni comune deve rispettare criteri molto stringenti e continuamente aggiornati che riguardano ad esempio la gestione dei rifiuti e le iniziative di educazione e salvaguardia ambientale, l’accessibilità alle spiagge, la valutazione delle aree naturalistiche. Inoltre, insieme a enti istituzionali e privati, la Fee fa verifiche periodiche molto approfondite.

«Il rilievo che viene dato al riconoscimento della Bandiera Blu - dichiara Stefano Laporta, presidente dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)- è evidente prima di tutto dalla risonanza che tali assegnazioni hanno su tutti i media, nonché dal ruolo rilevante che l'ottenimento di tale riconoscimento assume nelle strategie di comunicazione adottate dalle località turistiche balneari».

«Maggiore è l'immagine di sostenibilità ambientale del Comune - conclude - e maggiore è la portata dell'attrazione turistica esercitata. E' ormai comprovato che le località Bandiera Blu registrano sistematicamente una crescita delle presenze turistiche».
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