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Da qui si arriva al cuore della Sicilia: la magica spiaggia (doppia) col mare limpido

Entrare qui è un sogno che diviene realtà. La baia, di sabbia chiara, con acque cristalline, è racchiusa tra due promontori rocciosi. Un luogo davvero incantevole

Salvatore Di Chiara
Ragioniere e appassionato di storia
  • 23 agosto 2023

La spiaggia della Mollarella

Sono 24 i km del litorale costiero licatese. Tra questi, si trova una spiaggia dalle caratteristiche non indifferenti: la Mollarella. Si raggiunge facilmente dal centro storico che dista circa 5 km. Percorrendo la strada provinciale (San Michele) o come alternativa la panoramica, culmina con l’arrivo nei parcheggi (sia a pagamento che gratuiti).

Sin dall’inizio si avverte la bellezza incontrastata del mare limpido che digrada verso l’interno. Per i licatesi si tratta della "Rocca di Muddrareddra".

È uno scoglio roccioso che chiude un’ampia insenatura a semicerchio e collegato con la spiaggia da un istmo sabbioso. L’impatto con gli aspetti ambientali è forte - tra colori vivaci - e le caratteristiche presenti.

La baia, di sabbia chiara, con acqua cristallina, è racchiusa tra due promontori rocciosi. Il luogo, fantastico di per sé, rientra in un ambito naturale "un tempo" incontaminato. La mancanza, spesso, di consapevolezza e disciplina civile da parte degli spiaggianti e operatori turistici ha tolto parte della sua bellezza.
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La spiaggia confina con la vicina Poliscia (prende il nome dal monte omonimo) ed entrambi gli arenili si uniscono nel costone roccioso denominato Serra Mollarella.

Affiorano gli aspetti morfologici della stessa, costituiti dal litotipo Calcare di Base appartenente alla serie Gessoso Solfifera. È un’unità litostratigrafica ampiamente diffusa nella Sicilia centro-meridionale.

Una delle caratteristiche principali è la macchia mediterranea. Circonda la linea di costa leggermente inclinata nei versanti (sopra e sotto) il livello dell’acqua.

Il Mar Mediterraneo è il protagonista incontrastato e richiama a tematiche storiche abbandonate nel tempo. La baia di Mollarella e Poliscia (contraddistinte con i codici verdi 71 e 72) fu uno dei quattro arenili in territorio licatese (settore Joss) dove ebbe luogo lo sbarco degli Alleati.

Una stele commemorativa, di forma rettangolare, posta nella baia facente parte dell’itinerario museo all’aperto dello sbarco di "Mollarella-Poliscia" ricorda uno degli avvenimenti più importanti del secolo scorso. “Alle ore 01:45 del 10 luglio 1943 su queste due contigue spiagge iniziava l’operazione Husky.

Qui posero primariamente piede sul siculo suolo le forze del III BTG. Rangers e del II BTG. del 15 reggimento fanteria al cui comando era il colonnello Brady della III Infantry Division”.

Precedentemente, in tempi lontanissimi, il luogo fu utilizzato anche come approdo per risalire lungo il cuore della Sicilia.

Infatti un ramo del fiume Salso sfociava nella suddetta spiaggia. La zona è un sito archeologico di notevole caratura esistente già nel Mesolitico.

I primi rinvenimenti furono fatti nel lontano 1813 quando le Guardie della Sanità trovarono delle statuette votive. Alcune spedizioni vennero effettuate tra il 1972 e il 1979. Furono scoperti degli oggetti metallici tra cui una collana in pasta vitrea e alcune ceramiche.

Successivamente, quando l’intero sito fu minacciato dall’abusivismo edilizio, vennero alla luce delle brocche, coppe, lucerne e altri utensili vari. Difatti, si mise in risalto come il sito fosse utilizzato nella forma di un “thesmophorion”.

L’innumerevole quantità di oggetti ritrovati ha posto l’accento di un’eventuale possibilità che, nonostante non sia stato ancora individuato, l’area sia (stato) un centro ellenistico. I reperti si trovano esposti presso il Museo Archeologico “Badia” di Licata.

Entrare alla Mollarella è un sogno che diviene realtà una volta toccata la purezza delle sue acque.

Meta di tanti turisti, con numerosi servizi proposti, bisogna cercare il periodo di bassa stagione quando, improvvisamente, la spiaggia si spoglia della massa e finalmente si può sentire "lu scrusciu di lu mari".
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