STORIE
Dai filmini di famiglia alla regia (e non solo): Francesco, giovane promessa del cinema palermitano
Francesco Di Giuseppe, giovane regista palermitano, al suo primo lavoro ha ha vinto il Premio come Miglior CortoScuola al CineOFF – Festival di Cinema Indipendente di Offagna
Francesco Di Giuseppe
Non ha dubbi Francesco Di Giuseppe, giovane regista palermitano che, al suo primo lavoro ha già raggiunto ottimi traguardi.
Con il suo cortometraggio “Marcello”, infatti, ha vinto il Premio come Miglior CortoScuola al CineOFF – Festival di Cinema Indipendente di Offagna con la motivazione: “Per aver raccontato con eleganza una realtà ancora troppo ignorata dal cinema italiano. E per aver dato voce, con il silenzio, a chi non è ascoltato.”
Il corto era il lavoro di Francesco relativo all’anno accademico 2019/2020, svolto alla scuola di cinema Piano Focale diretta da Giuseppe Gigliorosso che ha sede a Palermo.
«Per me è stato molto emozionante - ci ha detto Francesco - sia perché ho vinto, sia perché ero finalista insieme ad altri due ragazzi, con, allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma».
«Ho voluto affrontare un tema poco investigato, secondo me, nel cinema, e con una forma di comunicazione ricercata. Ho voluto creare un gioco di di sguardi e riflessi, un dialogo tra queste due componenti. Non ci sono volutamente molti dialoghi, e alla fine la resa, ha colpito quanti hanno visto il mio corto.
Realizzare questo primo lavoro con la Scuola di Cinema Piano Focale è stata un’esperienza unica e straordinaria, mi sono trovato per la prima volta a confrontarmi con la vera realtà del cinema.
Grazie alla scuola ho imparato realmente cosa significasse realizzare un film, lavorare in gruppo e lavorare con la troupe. Il corto è stato realizzato insieme alla squadra dei miei colleghi degli altri corsi della scuola, in tal senso voglio citare Danilo Tarantino, che come direttore della fotografia del corto ha fatto un lavoro straordinario».
Francesco Di Giuseppe, a dispetto della sua giovane età (è appena ventenne), frequenta praticamente da sempre il mondo delle arti, è il caso di dire.
Attualmente sta svolgendo il percorso di studi Magistrale al Conservatorio Scarlatti di Palermo, dopo essersi già diplomato in pianoforte; e, non ultima, ha realizzato anche un’esperienza sulle tavole di un teatro, del Ditirammu in particolare.
«Posso dire che da piccolissimo ho sperimentato diverse forme d’arte; dal modificare i filmini di famiglia che faceva papà, cambiando magari la musica fino alla scuola del Ditirammu che ricordo con grande piacere.
Grazie alle diverse esperienze ho potuto scoprire diversi aspetti di questi lavoro fino ad individuare quello che penso mi sia più congeniale. Di sicuro voglio continuare e terminare gli studi al Conservatorio perché penso che questo mo darà maggiore sicurezza e stabilità, rispetto ad un lavoro stabile.
Nel frattempo, però, voglio continuare a fare cinema, infatti, quest’anno frequenterò il Corso specialistico in in regia con Daniele Ciprì e gli altri insegnanti della Scuola Piano Focale.
La troupe di lavoro nel cinema è una piccola società secondo me dove il capitano no è nulla senza i suoi marinai; il sentirsi squadra mi piace molto e mi affascina; se suoni lo strumento o reciti su un palcoscenico sei comunque solo e rispondi solo tu del tuo lavoro. Sul set invece siamo tutti una squadra».
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