Dai posti letto in arrivo ai reparti cancellati: la nuova mappa degli ospedali in Sicilia
Dopo sei anni cambia la geografia dell'assistenza sanitaria. Ma il piano ora sarà valutato anche da sindaci e sindacati e sarà discusso all'Ars. Duro attacco della Cgil

L'ospedale Villa Sofia di Palermo
Dopo sei anni la Sanità in Sicilia scommette su una nuova rete ospedaliera. L'assessore alla Salute Daniela Faraoni ha infatti illustrato ai sindaci la bozza del piano. Che però è ancora in fase di definizione e che probabilmente verrà ritoccato dopo il confronto con i Comuni, i sindacati, l'università e poi, entro luglio, la Sesta commissione dell'Ars.
Se in alcune province i posti letto aumentano, in altre c'è un taglio. Le novità però piacciono poco ai sindacati, soprattutto alla Cgil che ha inviato una nota di fuoco contestando le scelte dell'assessorato.
Cosa cambia secondo la bozza della nuova rete ospedaliera? Aumentano i posti letto all’Asp di Palermo (+46 di cui 38 acuti e 8 post acuti). L'incremento riguarda Geriatria (+12), Medicina (+18), Ortopedia (+16).
Potenziati i posti anche a Partinico, +10 in Ortopedia, mentre l'ospedale di Corleone perde 2 posti letto in Neonatologia ma ne guadagna 4 di Lungodegenza. L'incremento riguarda anche Petralia (+2 posti di oculistica), Termini Imerese (+10 in Ortopedia e +4 in Geriatria.
Nel capoluogo posti letto in aumento all’Ingrassia (+6 ortopedia, +8 geriatria) e a Villa delle Ginestre (+4 posti di neuroriabilitazione). Secondo il piano, il Policlinico guadagnerebbe 26 posti letto acuti e 12 post acuti.
All'ospedale Civico previsti 38 nuovi posti letto acuti. Si profila un taglio a Villa Sofia (-33) e al Centro traumatologico (-23), potenziamento invece per il Cervello (+63).
Che succede nel resto della Sicilia? All’Asp di Catania ridotti i posti letto acuti (-17), mentre crescono quelli post acuti (+58). L'ospedale di Acireale perde 6 posti letto acuti ma ne guadagna 16 post acuti. A Giarre resta un solo posto in Ortopedia (ne perde 7), aumentano invece (+6) i posti letto per acuti.
A Paternò +41 posti letto, a Bronte -30 posti letto acuti, a Caltagirone -12 acuti, a Militello -6 acuti mentre la Chirurgia generale perde 8 posti.
All’ospedale Garibaldi e all'azienda universitaria le novità riguardano solo l'organizzazione interna, ma non cambia il numero dei posti letto.
Per quanto riguarda le altre province, all’Asp di Messina registra vengono tolti 13 posti tra gli acuti ma aumentano (+8) quelli per la Cardiochirurgia pediatrica e i due di terapia intensiva neonatale a Taormina. Ad Agrigento tagliati i posti di Oculistica (-2), Ematologia (-6), Geriatria (-10) e Oncologia (-4). Potenziamento invece in Terapia intesniva (+6) e Medicina generale (+24).
Novità anche nel Trapanese. Diciassette posti in meno all'ospedale Sant'Antonio Abate, mentre a Salemi +16 per i lungodegenti. Potenziati i posti letto a Marsala (+18) e a Mazara del Vallo (+20 acuti). Castelvetrano perde 12 posti di Chirurgia generale, mentre a Pantelleria rischia di scomparire il reparto di Ostetricia.
All’ospedale di Caltanissetta arrivano 20 posti letto in più, mentre c'è un taglio a Gela (-6). Posti letto in aumento a Enna (+16) e a Leonforte (+22). In calo, invece, all’ospedale di Piazza Armerina (-12).
In provincia di Ragusa 50 posti in più a Vittoria, 36 in meno invece a Scicli. E c'è l'ipotesi di un potenziamento all'ospedale di Modica. A Siracusa l'Asp avrà 4 posti acuti in più, mentre si prospetta un calo sia ad Avola (-6) che a Lentini (-10).
Il nuovo piano però non convince la Cgil che ha anche inviato una nota con un duro attacco. «Col piano regionale della rete ospedaliera non ci siamo proprio. Gira una bozza colma di errori, scollegata da un progetto complessivo di riordino della sanità», sostengono il segretario della Cgil Sicilia, Alfio Mannino e il responsabile per la sanità Renato Costa.
E aggiungono: “C’era l’impegno al confronto sul piano ma ancora una volta il governo non si smentisce e non rispetta alcun impegno. Riteniamo inconcepibile e gravissimo il fatto che stia girando tra interlocutori istituzionali un piano della rete ospedaliera, che non è mai stato oggetto di confronto col sindacato che ben conosce le criticità del territorio e ha più volte avanzato richieste e proposte specifiche».
Se in alcune province i posti letto aumentano, in altre c'è un taglio. Le novità però piacciono poco ai sindacati, soprattutto alla Cgil che ha inviato una nota di fuoco contestando le scelte dell'assessorato.
Cosa cambia secondo la bozza della nuova rete ospedaliera? Aumentano i posti letto all’Asp di Palermo (+46 di cui 38 acuti e 8 post acuti). L'incremento riguarda Geriatria (+12), Medicina (+18), Ortopedia (+16).
Potenziati i posti anche a Partinico, +10 in Ortopedia, mentre l'ospedale di Corleone perde 2 posti letto in Neonatologia ma ne guadagna 4 di Lungodegenza. L'incremento riguarda anche Petralia (+2 posti di oculistica), Termini Imerese (+10 in Ortopedia e +4 in Geriatria.
Nel capoluogo posti letto in aumento all’Ingrassia (+6 ortopedia, +8 geriatria) e a Villa delle Ginestre (+4 posti di neuroriabilitazione). Secondo il piano, il Policlinico guadagnerebbe 26 posti letto acuti e 12 post acuti.
All'ospedale Civico previsti 38 nuovi posti letto acuti. Si profila un taglio a Villa Sofia (-33) e al Centro traumatologico (-23), potenziamento invece per il Cervello (+63).
Che succede nel resto della Sicilia? All’Asp di Catania ridotti i posti letto acuti (-17), mentre crescono quelli post acuti (+58). L'ospedale di Acireale perde 6 posti letto acuti ma ne guadagna 16 post acuti. A Giarre resta un solo posto in Ortopedia (ne perde 7), aumentano invece (+6) i posti letto per acuti.
A Paternò +41 posti letto, a Bronte -30 posti letto acuti, a Caltagirone -12 acuti, a Militello -6 acuti mentre la Chirurgia generale perde 8 posti.
All’ospedale Garibaldi e all'azienda universitaria le novità riguardano solo l'organizzazione interna, ma non cambia il numero dei posti letto.
Per quanto riguarda le altre province, all’Asp di Messina registra vengono tolti 13 posti tra gli acuti ma aumentano (+8) quelli per la Cardiochirurgia pediatrica e i due di terapia intensiva neonatale a Taormina. Ad Agrigento tagliati i posti di Oculistica (-2), Ematologia (-6), Geriatria (-10) e Oncologia (-4). Potenziamento invece in Terapia intesniva (+6) e Medicina generale (+24).
Novità anche nel Trapanese. Diciassette posti in meno all'ospedale Sant'Antonio Abate, mentre a Salemi +16 per i lungodegenti. Potenziati i posti letto a Marsala (+18) e a Mazara del Vallo (+20 acuti). Castelvetrano perde 12 posti di Chirurgia generale, mentre a Pantelleria rischia di scomparire il reparto di Ostetricia.
All’ospedale di Caltanissetta arrivano 20 posti letto in più, mentre c'è un taglio a Gela (-6). Posti letto in aumento a Enna (+16) e a Leonforte (+22). In calo, invece, all’ospedale di Piazza Armerina (-12).
In provincia di Ragusa 50 posti in più a Vittoria, 36 in meno invece a Scicli. E c'è l'ipotesi di un potenziamento all'ospedale di Modica. A Siracusa l'Asp avrà 4 posti acuti in più, mentre si prospetta un calo sia ad Avola (-6) che a Lentini (-10).
Il nuovo piano però non convince la Cgil che ha anche inviato una nota con un duro attacco. «Col piano regionale della rete ospedaliera non ci siamo proprio. Gira una bozza colma di errori, scollegata da un progetto complessivo di riordino della sanità», sostengono il segretario della Cgil Sicilia, Alfio Mannino e il responsabile per la sanità Renato Costa.
E aggiungono: “C’era l’impegno al confronto sul piano ma ancora una volta il governo non si smentisce e non rispetta alcun impegno. Riteniamo inconcepibile e gravissimo il fatto che stia girando tra interlocutori istituzionali un piano della rete ospedaliera, che non è mai stato oggetto di confronto col sindacato che ben conosce le criticità del territorio e ha più volte avanzato richieste e proposte specifiche».
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