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Dall'Argentina sceglie Palermo, per caso (e per amore): chi è Sebastian dei Pacha Kama

Doveva essere solo una vacanza con amici e invece la vita gli stava riservando un futuro dall'altra parte del mondo a Palermo: il musicista ci racconta la sua storia

Valentina Frinchi
Freelance in comunicazione e spettacolo
  • 7 ottobre 2023

Sebastian Torres

Capelli lunghi, occhi chiari, sguardo energico, pieno di vita. Così, Sebastian Torres, argentino, classe '85, viaggiando da Buenos Aires approda a Napoli per scoprire l'Europa e fermarsi a Palermo.

Doveva essere solo una vacanza con alcuni amici e invece la vita gli stava riservando un futuro dall'altra parte del mondo. Studiava sociologia in Argentina, amava la musica rock e funk come un hobby, ma nella città partonopea troverà una calamita.

Un argentino, figlio degli anni '80, ha intrecciato le sue mani con quelle di alcuni siciliani con la voglia di essere veri, diversi, unici, coinvolgenti, sudamericani a Palermo.

«È bella la città, lo spirito, la musica che si può suonare», così Sebastian ricorda il suo primo pensiero a Napoli. Decide, quindi, di restare qualche mese in più suonando la chitarra per le strade di Napoli tra "tarantelle e canzoni napoletane" e diventando un artista di strada.
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Prenderà la musica sul serio e fonderà pure "I posteggiatori tristi" un trio di musica comico- teatrale e musicale con la "macchietta" della canzone napoletana giusto per fare un po' di rumore come "na voce 'na chitarra e 'o poco 'e luna".

Quel ragazzo argentino e vacanziere stava per scegliere l'Italia e la musica per sempre. Qui conoscerà Rosalia, una pittrice siciliana di Terrasini, studente dell'Accademia delle Belle Arti e impiegata presso uno studio orafo. Tra Sebastian e Rosalia ci sarà attrazione tra arti e non solo.

Nascerà l'amore, l'arrivo di una prima figlia, e con il desiderio di famiglia decidono, nel 2016, di trasferirsi a Terrasini a pochi metri da un mare siciliano sempre blu.

Qui Sebastian metterà radici e dopo un bel po' di viaggi in Argentina arriverà un'altra figlia. E saranno in quattro. «L'Argentina è un paese che sin dalla fine dell'800 ha ricevuto una bella ondata di emigrati italiani. Oggi, in ogni famiglia argentina c'è spesso un antenato italiano e persino siciliano. I miei antenati erano di Bergamo», racconta Sebastian.

Invece, con un'inversione di rotta, c'è un argentino che visita per caso l'Italia e decide di restarci scegliendo la Sicilia.

Sebastian aveva lasciato l'Argentina in un momento culturale poco recettivo ad una musica che potesse determinare un cambiamento, per questo motivo il sud del "Bel Paese" lo sentirà suo conservando sempre le radici della tradizione della sua terra allargando lo sguardo ad altri paesi dell'America latina.

L'idea musicale di Sebastian si è estesa: «Non aveva senso soffermarsi nelle frontiere dell'Argentina ma spostarsi anche verso le tradizioni del sud America, ascoltando con molta attenzione la relazione tra diversi generi della musica del Cile, Perù, Bolivia, Venezuela», afferma Sebastian.

E cosi in Sicilia nasce il progetto "Pacha Kama" (il Dio dei terremoti) con un repertorio tradizionale della musica sudamericana e un ritmo che fa muovere, ballare.

Un gruppo pioniere in Sicilia di un nuovo modo di fare musica rappresentato da un quartetto composto da Alessio Oliva (congas e cajon), Mattia Franchina (basso), Peppe Lana (fisarmonica), Alessandro Venza ( timbales), Sebastian Torres (voce e chitarra elettrica).

Il quartetto è estendibile in una vera e propria "orchestra" chiamata "Pacha Kama" e la Tribù" con l'aggiunta della sezione fiati composta da: Letizia Guastella (sax alto), Salvo Cirio (tromba), Andrea Albanese (trombone), e Marco Mallamo (percussioni).

Tutti artisti siciliani musicisti di strumenti della cultura sudamericana insieme al canto in spagnolo. Un bel risultato di ricerca e di studio in un viaggio Argentina-Sicilia. A Palermo sono stati accolti da "Mondo Sounds Festival 2023" all'interno di "Averna Spazio Open".

La creatività dell'artista argentino non si ferma qui perchè bolle in pentola un altro progetto che racconta della sua terra, il "Tango argentino" con il nome di "Macàna trio".

C'è molta bellezza in questa opera di contaminazione che fa il giro del mondo. Arriva a Palermo, con un'idea precisa di musica, una grande voglia di studiare, percorrere, ricercare, riuscire.
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