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Diremo addio agli animali al circo? Forse sì: una legge in Italia esiste e va solo applicata

Tra proteste e sit in di animalisti e nessun registro a proteggerli sono circa 2mila gli animali (anche di specie in via d’estinzione) a essere detenuti in circa cento circhi italiani

Balarm
La redazione
  • 2 gennaio 2019

Un frame del film "Dumbo" della Disney, ambientato in un circo

La magia del circo resta unica al mondo anche se tra un clown e un acrobata non entrano leoni ed elefanti: come le Cirque du Soleil con i suoi ballerini, i videomapping e gli ologrammi o come i circhi che allietano grandi e piccoli in Bosnia Herzegovina, a Cipro, in Grecia, in Lettonia e a Malta, dove sono vietati gli animali.

E a quanto pare anche l'Italia si sta adeguando alle normative di questi Paesi e potremmo non vedere più gli animali usati negli spettacoli: è questo almeno, l'obiettivo di un progetto nato dalla collaborazione tra il Ministero dei Beni Culturali e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

L’annuncio arriva direttamente dal ministro dei Beni Culturali (Alberto Bonisoli) che scrive su Facebook: "So che il desiderio di molti di voi è che gli animali non vengano più usati negli spettacoli circensi. È un desiderio che condivido anche io – ha sottolineato - e che diventerà realtà nel più breve tempo possibile. È una delle mie priorità".
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Che poi la legge esiste già: in realtà, come ha ricordato pure il ministro, esiste una legge ma il governo precedente non l’ha resa operativa con i decreti attuativi necessari.

"Appena arrivati al governo non abbiamo trovato neanche una bozza - ha scritto Bonisoli - noi comunque ci siamo messi subito al lavoro, ma ci vorrà un po' di tempo".

E allora che si faccia adesso grazie alla collaborazione tra i due Ministeri che vogliono intervenire per mandare "in pensione" gli animali non più utilizzati nei circhi.

Gli animali, una volta lasciati i circhi, potranno trascorrere il resto della loro vita nel miglior modo possibile e in luoghi idonei.

Esultano le associazioni animaliste: “Un atto importante, dovuto ma non scontato" ha commentato la Lega Antivivisezione e "Siamo fiduciosi –dice Gianluca Felicetti, Presidente della Lav – che lo stop all’uso degli animali negli spettacoli possa avvenire entro tre anni, senza ulteriori acquisizioni di animali dai circhi né riproduzioni".

«Il circo non è divertente per gli animali, che trascorrono la maggior parte della loro vita in gabbia, in condizioni incompatibili con le loro esigenze etologiche - dice Simone Montuschi, Portavoce di Essere Animali - allo stesso modo sono rinchiusi nei container dei tir, quando sono costretti a interminabili viaggi anche all’estero, trasportati come attrazioni viventi».

Circa 2mila animali (anche appartenenti a specie in via d’estinzione come elefanti, tigri, leoni, ippopotami e rinoceronti) sono detenuti in circa cento circhi italiani.

A tutelarli non esiste neanche un registro e i circhi spesso cambiano insegna o si scambiano fra loro gli animali, rendendo i controlli molto difficili: queste le diffuse dalla Lav.
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