Dopo 9 mesi riapre il ponte sul fiume Jato: 2 comuni del Palermitano non sono più isolati
Il ritorno alla normalità è un segnale importante di attenzione verso le esigenze di un territorio che, per mesi, ha dovuto fare i conti con una viabilità interrotta
Il ponte sul fiume Jato
Riapre la strada intercomunale 22 “di Trappeto”, nel Palermitano. Dopo 9 mesi di cantiere, la Città Metropolitana di Palermo ha annunciato la revoca dell’ordinanza di chiusura: adesso è di nuovo possibile attraversare il ponte sul fiume Jato, un collegamento fondamentale per i residenti e per chi ogni giorno si sposta tra Trappeto e Balestrate.
La riapertura arriva al termine di un lungo intervento di ricostruzione, che ha trasformato un’infrastruttura ormai pericolante in un passaggio sicuro e moderno. La chiusura era stata imposta dopo i rilievi tecnici che avevano certificato il grave stato di degrado del vecchio ponte, aggravato da un incendio che, nel 2023, ne aveva compromesso in modo irreversibile la stabilità. Da quel momento la strada era rimasta isolata, con pesanti disagi per automobilisti, lavoratori e attività locali.
Il progetto di messa in sicurezza, finanziato e gestito dalla Città metropolitana, ha previsto la costruzione di un ponte provvisorio in attesa della struttura definitiva. Si tratta di un’opera da circa 1,3 milioni di euro che ha richiesto una complessa sequenza di lavorazioni: pulizia del letto del fiume, demolizione del vecchio manufatto, spostamento dei sottoservizi e successiva realizzazione del nuovo impalcato. Nei giorni scorsi le squadre di lavoro hanno concluso la pavimentazione e gli interventi di raccordo con la carreggiata, aprendo così la strada.
La notizia è stata accolta con soddisfazione dalle comunità di Trappeto e Balestrate, che da tempo chiedevano una soluzione per ridurre l’isolamento del territorio. La Ic 22, infatti, rappresenta un’arteria di collegamento essenziale non solo per i residenti, ma anche per il trasporto di merci e per i collegamenti turistici lungo la fascia costiera. Con la riapertura si archivia una fase di difficoltà e se ne apre un’altra, più promettente: quella della programmazione del ponte definitivo, che dovrà sostituire l’attuale struttura provvisoria.
Per il momento, però, il ritorno alla normalità è già un segnale importante di ripartenza e di attenzione verso le esigenze di un territorio che, per mesi, ha dovuto fare i conti con una viabilità interrotta.
La riapertura arriva al termine di un lungo intervento di ricostruzione, che ha trasformato un’infrastruttura ormai pericolante in un passaggio sicuro e moderno. La chiusura era stata imposta dopo i rilievi tecnici che avevano certificato il grave stato di degrado del vecchio ponte, aggravato da un incendio che, nel 2023, ne aveva compromesso in modo irreversibile la stabilità. Da quel momento la strada era rimasta isolata, con pesanti disagi per automobilisti, lavoratori e attività locali.
Il progetto di messa in sicurezza, finanziato e gestito dalla Città metropolitana, ha previsto la costruzione di un ponte provvisorio in attesa della struttura definitiva. Si tratta di un’opera da circa 1,3 milioni di euro che ha richiesto una complessa sequenza di lavorazioni: pulizia del letto del fiume, demolizione del vecchio manufatto, spostamento dei sottoservizi e successiva realizzazione del nuovo impalcato. Nei giorni scorsi le squadre di lavoro hanno concluso la pavimentazione e gli interventi di raccordo con la carreggiata, aprendo così la strada.
La notizia è stata accolta con soddisfazione dalle comunità di Trappeto e Balestrate, che da tempo chiedevano una soluzione per ridurre l’isolamento del territorio. La Ic 22, infatti, rappresenta un’arteria di collegamento essenziale non solo per i residenti, ma anche per il trasporto di merci e per i collegamenti turistici lungo la fascia costiera. Con la riapertura si archivia una fase di difficoltà e se ne apre un’altra, più promettente: quella della programmazione del ponte definitivo, che dovrà sostituire l’attuale struttura provvisoria.
Per il momento, però, il ritorno alla normalità è già un segnale importante di ripartenza e di attenzione verso le esigenze di un territorio che, per mesi, ha dovuto fare i conti con una viabilità interrotta.
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