Dov'è il Genio di Palermo? Una mappa per trovarli tutti (anche quelli nascosti)
A braccetto con Santa Rosalia il Genio protegge Palermo da tempi immemorabili: nessuno sa con certezza quanti Geni ci siano in città, intanto eccone quattordici
Il Genio di Villa Giulia si trova al centro della fontana disegnata da Ignazio Marabitti e riporta due incisioni: la prima recita "Prima Sedes, Corona Regis et Regni Caput" cioè i tre titoli della città ovvero la prima sede dei re di Sicilia i cui domini comprendevano l'intero Mezzogiorno, quello di fungere da luogo deputato alla loro incoronazione e il suo rango di capitale.
E la seconda è: "Anguem, aquilam atque canem prudens, augusta fidelis Palladis et Cereris dona Panormus Habet" di Giuseppe Delfino e significa "La saggia augusta e fedele Palermo possiede il serpente, l'aquila e il cane doni di Pallade e Cerere".
il Genio della FieraVecchia invece sovrasta la fontana di piazza Rivoluzione e il Genio del Garraffo è circondato da una edicola in marmo nella piazzetta del Garraffo alla Vucciria ed è detto "Palermo u granni" (il grande).
Il Genio di palazzo Pretorio è all'interno di palazzo delle Aquile ed è detto "u nicu" (il piccolo), mentre all'esterno, su piazza Pretoria, se ne trova un altro. Piccolo è anche il Genio del Porto: un altorilievo marmoreo del cippo all'ingresso dell'area portuale.
C'è il poi Genio del Mosaico alla Cappella Palatina e se ne trova uno, trionfante, al centro de "L'Apoteosi di Palermo", un affresco di Vito D'Anna realizzato sul soffitto di un salone di palazzo Isnello.
Il Genio di Villagrazia è invece una scultura marmorea all'ingresso di villa Fernandez: una delle rappresentazioni più misteriose e da alcuni è perfino creduto perduto. Si trova invece sotto un arco di fronte alla chiesa sulla strada principale.
Il Genio dell'Oreto è un bassorilievo su via Oreto, all'altezza del civico 108 e, nella Cappella di Santa Rosalia dentro Casa Professa si nasconde invece il Genio, all'interno del quadro di Vito D'Anna.
Un altro Genio si trova sulla facciata dell'Arsenale della Real Marina, posto a tutelare l'emblema della città di Palermo e un altro è stato trovato sull'arazzo presente a palazzo Comitini, infine un altro Genio si trova all'interno della Cattedrale di Palermo.
Il Genio di Palermo è insieme a Santa Rosalia un guardiano di Palermo sacro e profano insieme, è rappresentato in diverse forme che abbracciano diverse arti, dalla scultura alla tecnica dell'affresco.
Viene considerato come la personificazione della Città e il simbolo dei suoi abitanti, indipendentemente dall'origine e dall’apparenza etnica, culturale, religiosa e sociale ed è stata istituita una giornata celebrativa del Genio di Palermo: il 12 gennaio.
Questo anziano possente e barbuto ha una sua precisa iconografia: possiede una corona ed è accompagnato dal serpente che si nutre dal suo petto (rappresenta Scipione l'Africano).
Se volete farvi due risate, ecco dove abbiamo parlato della conoscenza dei palermitani in materia di geni, se invece vi capita di trovare - o conoscete già - altre rappresentazioni del Genio scrivete pure redazione@balarm.it, saremo felici di integrarle.
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