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È la "principessa dei Peloritani" ma non è una donna: dove si trova la cascata del Cataolo

Vi portiamo in un luogo magico del patrimonio torrentistico siciliano, quello che da molti viene considerato il fiore all’occhiello dei Peloritani, in provincia di Messina

Balarm
La redazione
  • 26 giugno 2021

Le cascate del Cataolo

Nel Messinese, a pochi chilometri dal borgo di Gualtieri Sicaminò, si trova un luogo magico del patrimonio torrentistico siciliano, quello che da molti viene considerato il fiore all’occhiello dei Peloritani, formato da diverse cascate.

Le acque che scendono dalle alte rocce formano una principessa, che scorre e si riforma, rinomata per bellezza ed imponenza che, negli anni passati, ha reso il luogo punto di attrazione per turisti e appassionati.

Scendendo dalla dorsale, il torrente Gualtieri forma nelle valli diverse gole di grande bellezza all’interno delle quali è possibile assistere allo spettacolo di numerose cascate, la più grande è quella del Cataolo, che forma un salto di decine di metri.

A monte della cascata, il torrente assume la forma di canyon, una gola cosi stretta che i locali l’hanno individuata come “ula funna”.

Questa bellezza, recentemente, è stata alterata da un sisma che ha provocato un crollo di rocce modificando la cascata, resa più piccola di dimensioni e dunque poco attrattiva.
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Oggi, inoltre, a causa dell’instabilità delle rocce e del rischio caduta massi, la cascata del Cataolo, sul torrente Gualtieri, secondo ordinanza del Comune, non si potrebbe visitare (così come riportato da avviso posto all’inizio del sentiero).

L’accesso alla cascata principale oggi, infatti, non è semplice a causa della nuova disposizione dei massi crollati. In particolare l'ultimo tratto del sentiero, prima della cascata, è stato sostanzialmente cancellato.

Bisogna arrampicarsi, con grande attenzione e cautela, su grandi massi e soprattutto è consigliato (anche sotto il getto d’acqua) l’uso del casco di protezioni per escursioni.

Diversa, dunque, dalla conformazione originale, più imponente, ma di certo la “principessa dei Peloritani” resta sempre affascinante e suggestiva alla sua vista.

Se comunque avete messo in programma una visita in questa zona - anche il borgo di Gualtieri Sicaminò, suggestivo, merita una di essere conosciuto - se non la cascata principale, altre cascatelle sono fruibili e non richiedono né un grande impegno, né particolare attrezzatura.

Anche discendere lungo il fiume richiede agilità, ma è comunque alla portata più o meno di tutti.

Una volta giunti sul posto si può lasciare l’auto nello spiazzo antistante l’antica a struttura di accoglienza (oggi abbandonata). Da lì inizia il sentire che via via diventa più impervio.

Per raggiungere le cascate, da Palermo, è necessario imboccare Viale Regione Siciliana Sud Est, seguire la E90 e A20 in direzione di Strada Statale 113 a San Filippo del Mela. Qui prendere l'uscita verso Milazzo/Isole Eolie da A20/E90.

Proseguire, poi, sulla Strada Statale 113 fino alla destinazione di Gualtieri Sicaminò.
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