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È uno dei simboli di Catania: svelato il (nuovo) prospetto di Palazzo degli Elefanti

Le cromie settecentesche, riaffiorate grazie a leggere velature di pigmenti naturali, ricreano l’antica scena urbana e oggi Piazza Duomo splende più che mai

  • 5 dicembre 2025

Il palazzo degli Elefanti di Catania

Piazza Duomo si è mostrata gremita, ma composta nel momento in cui è avvenuta la svelatura del prospetto restaurato di Palazzo degli Elefanti. Questo evento segna una tappa decisiva nel percorso di tutela e valorizzazione del patrimonio storico catanese. Davanti al sindaco Enrico Trantino, agli amministratori e a tanti cittadini, è stato rimosso il velario che per mesi ha coperto la parte centrale della facciata principale del Municipio, restituendo alla città il volto autentico del suo palazzo civico.

Per capire l’origine di questo intervento, bisogna fare un passo indietro...il progetto inerente ai lavori di restauro di Palazzo degli Elefanti è stato fortemente voluto dal primo cittadino Enrico Trantino e dall’ex assessore ai lavori pubblici Sergio Parisi, redatto dai dipendenti comunali in forza presso la direzione comunale lavori pubblici con il monitoraggio del Servizio Rischio Sismico del Drpc Sicilia.

I lavori di consolidamento strutturale, il cui appalto da circa 2,41 milioni di euro è stato aggiudicato dall’impresa Scancarello di Palermo, e sono iniziati lo scorso anno i lavori di recupero che, andranno avanti nei prossimi mesi per concludersi nell'arco temporale di due anni dalla data di avvio cantiere ovvero, a giugno.

Lavori che, sono stati svolti per rendere giustizia alla facciata di un'importante palazzo catanese, sede del Municipio e facente parte di piazza Duomo ovvero, una piazza resa incantevole dalla presenza dello stile barocco. Durante i lavori, le prime campionature di pulitura hanno regalato subito una sorpresa: sotto strati di tinte moderne e di sporco atmosferico riaffioravano i colori originali.

Il giallo sabbia degli intonaci e il bianco brillante della pietra calcarea tornavano così a raccontare l’eleganza pensata dagli architetti dell’epoca, valorizzando il ritmo dei pilastri, dei timpani e il grande balcone centrale sorretto da colonne in granito. Al termine del periodo previsto per la restaurazione totale, Palazzo degli Elefanti si mostrerà nel suo intero splendore ma i lavori, oltre alla componente estetica, sono stati pensati anche e soprattutto per mettere in sicurezza il palazzo stesso.

Palazzo degli Elefanti, costruito sulle rovine della loggia medievale distrutta dal terremoto del 1693, presentava infatti criticità profonde: murature con vuoti interni, discontinuità nei materiali antichi, fragilità dei paramenti. Per garantire la sicurezza dell’edificio si è proceduto con massicce iniezioni di calce fluida resistente per il consolidamento delle pareti e della copertura in calcestruzzo. Un processo complesso ma indispensabile per preservare la continuità dell’intero corpo di fabbrica.

In parallelo si è intervenuto sull’apparato decorativo, elemento distintivo del barocco vaccariniano: lastre rocciose lesionate o distaccate sono state ancorate con barre in vetroresina ad alta aderenza, dove necessario, si è proceduto alla sostituzione con pietre compatibili con l’originale e le superfici sono state pulite con cicli calibrati, capaci di rimuovere vecchie tinte e sporco urbano senza intaccare la materia storica. Infine, il basamento in pietra lavica è stato trattato con una sabbiatura controllata, mentre sulle parti in finta pietra si è lavorato con malte idrauliche pigmentate per ristabilire uniformità cromatica.

Il risultato finale dell'insieme di questi lavori ha creato un impatto visivo che restituisce la scena barocca originaria alla piazza, motivo per il quale, durante lo svelamento del prospetto di Palazzo degli Elefanti, i presenti ammiravano con stupore la maestosità del palazzo. Ad accompagnare la cerimonia di svelatura, gli interventi musicali degli allievi e dei docenti della sezione di tromba del Conservatorio “Vincenzo Bellini”, che hanno contribuito a creare un clima solenne ma informale, sottolineando il valore simbolico del momento.

Presente anche il presidente del Consiglio comunale Sebastiano Anastasi, numerosi consiglieri, l’intera giunta (compresi gli assessori dimissionari Paolo La Greca e Sergio Parisi, promotore del progetto in qualità di delegato ai lavori pubblici) e il presidente del Conservatorio, Carmelo Galati. Presenti anche molte scolaresche, tra cui una delegazione dell’istituto comprensivo Pestalozzi.

La facciata del Municipio è tornata a dialogare armoniosamente con la Cattedrale, il Seminario dei Chierici e il monumento al Liotru. Le cromie settecentesche, riaffiorate grazie a leggere velature di pigmenti naturali, ricreano l’antica scena urbana che per secoli ha caratterizzato il cuore barocco di Catania e oggi Piazza Duomo splende più che mai.
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