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Emigrazioni al contrario: "A 50 anni torno in Sicilia", la promessa mantenuta di Giacomo

Dopo tanti anni vissuti in Germania, il sogno era sempre di ritornare nella sua amata Isola. Così, dopo tanti sacrifici, Giacomo è rientrato in patria ed è ripartito da zero

Federica Cortegiani
Giornalista pubblicista
  • 12 febbraio 2022

Giacomo Coco

Non è mai troppo tardi per ricominciare da capo. Negli ultimi anni siamo stati abituati a leggere storie di persone che dopo tanti anni vissuti fuori dalla Sicilia, sia in Italia che in alcuni casi anche all'estero, tornano nella propria terra e ci restano.

Storie di cosiddette "emigrazioni al contrario", di rientri e di ripensamenti che in qualche modo sono stati "accelerati" negli ultimi due anni dall'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia (che forse in questo caso qualcosa di buono lo ha anche fatto).

O anche, storie di chi ha sempre avuto in testa l'idea di ritornare in Sicilia e aspettava solo il momento giusto per compiere la grande impresa. Perché, diciamocelo, a volte ci vuole più coraggio a tornare indietro che a mollare tutto e andare via.

E quest'ultimo caso è proprio quello che rientra nella storia che stiamo per raccontarvi. Una storia di ritorno alle proprie origini, ma soprattutto una storia di rinascita che coincide anche un periodo particolare della propria vita, in cui in genere si tirano le somme di ciò che è stato e si progetta ciò che sarà.
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È alla soglia dei 50 anni, infatti, che Giacomo Coco decide di fare il grande passo e tornare a vivere e lavorare nella sua Sicilia. Una scelta che ha un po' il sapore di una promessa, quella fatta a se stesso a 19 anni quando scelse di lasciare la sua Geraci Siculo per volare prima a Firenze e per trasferirsi poi a Colonia, in Germania, dove ha vissuto per ben 20 anni.

«Tornare in Sicilia è stato sempre il mio sogno, mi mancava la mia famiglia, i miei amici e ovviamente anche quello che tutto il mondo ci invidia, il mare, il sole e soprattutto il buon mangiare», racconta Giacomo ripercorrendo le tappe della sua storia.

Giacomo saluta la Sicilia a soli 19 anni quando, per motivi legati alla carriera militare, si trasferisce a Firenze. Qui Giacomo conosce quella che poi diventerà sua moglie (e adesso ex) ed è qui che nel corso di 10 anni apre insieme a lei un negozio a due piani, composto da un negozio di abbigliamento al piano superiore e un caffè bar al piano terra.

Poi nel 2000 è la volta della Germania dove Giacomo rimane per quasi vent'anni, fino alla fine del 2019. «Ho vissuto a Colonia dove ho svolto diversi lavori, fra cui la gestione di un Caffè Segrafredo che ho seguito per 11 anni - spiega -. La voglia di ritornare in Sicilia c'è sempre stata, mi mancava il lavoro ma dicevo sempre che a 50 anni sarei ritornato».

Una promessa mantenuta che è diventata realtà dopo il divorzio dalla moglie e a pochi mesi dall'inizio della pandemia. È il 2019, infatti, quando Giacomo rientra definitivamente in Sicilia dopo quasi due anni di "preparazione" per costruire la basidi quello che poi sarebbe diventato il suo nuovo lavoro.

«Prima di tornare definitivamente, ho fatto alcuni viaggi brevi in Sicilia per andare alla ricerca di una struttura da trasformare in una casa vacanza e che mi permettesse così di rientrare qui e di avviare un'attività nel mondo del turismo - aggiunge - Dopo quasi due anni di ricerche e con l'aiuto di un amico, finalmente ho trovato una struttura adatta per viverci e per ospitare turisti».

È la fine del 2019 dunque quando Giacomo ritorna definitivamente in Sicilia e si trasferisce a Cefalù, a pochi passi da Palermo. «Pochi mesi prima che scoppiasse la pandemia - racconta - ho iniziato a ristrutturare la struttura pensando che fosse un'emergenza temporanea e anche quando ho capito che sarebbe stata una situazione a lungo termini, non mi sono perso d'animo e ho portato a termine il mio progetto».

E così, arriviamo a oggi. A 53 anni Giacomo ha ricominciato una nuova vita e un nuovo lavoro nella sua Sicilia che promuove ogni giorno ai tanti turisti che vengono a soggiornare nella sua Villa Verde, soprattutto nel periodo estivo, accogliendoli e proponendo loro delle escursioni nel Parco delle Madonie e suggerendo i luoghi più suggestivi da visitare e le specialità da assaggiare.

«Si tratta per la maggior parte di turisti stranieri - racconta -. Tedeschi, francesci e inglesi soprattutto, che vengono in Sicilia innanzitutto per il suo clima mite, per il mare e la natura e più di ogni altra cosa per assaggiare le nostre meravigliose prelibatezze culinarie».
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