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Fiume Carboj e Lago Arancio: alla scoperta di uno dei luoghi più importanti di Sicilia

Ci troviamo tra i comuni di Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice e Sciacca. Uno snodo importante e principale per l'irrigazione delle campagna agrigentine

Salvatore Di Chiara
Ragioniere e appassionato di storia
  • 30 aprile 2023

Il Lago Arancio in Sicilia

In Sicilia sono presenti ben 46 dighe. Di queste, 7 si trovano nel territorio agrigentino. Una delle più importanti è la diga Carboj o Lago Arancio.

È facilmente raggiungibile dai versanti trapanese e agrigentino. È stata realizzata nel triennio (1949-1952) in un tratto a monte denominato Torrente Rincione con lo sbarramento del fiume Carboj. Si trova nel territorio dei comuni di Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice e Sciacca.

L’invaso può contenere fino a 32 milioni di metri cubi di acqua. È un bacino artificiale esteso su un terreno pari a 400 ettari. Prima della realizzazione, dagli anni '30 fino all’inizio dei lavori, il fiume (nel tratto a valle) era navigabile da barche di piccolo cabotaggio che venivano utilizzate per la pesca o per il trasporto di prodotti agricoli sino alla foce.

Una volta giunti nella terraferma, alcuni mulattieri erano pronti a prendere in carico le ceste intere. Adesso riveste un’importanza notevole per l’ irrigazione delle colture adibite a vigneti (produzione di Sauvignon, Syrah, Nero D’Avola e altri ancora) e distese arboree (frutteti e uliveti). Rientra nel distretto forestale numero 1 “Basso Belice e Carboj”.
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Un’area che tocca leggermente l’ultima parte dei Monti Sicani dove si trovano alcuni complessi boscati artificiali. Zone verdi ricche di pini, eucalipti e cipressi che svolgono una funzione fondamentale per la regolazione delle portate d’acqua e di prevenzione dal dissesto idrogeologico.

Il luogo riflette anche nel campo turistico grazie alla protezione del Bosco della Resinata a ovest e, dalle Gole della Tardara a est (compreso il canyon originatosi dal fiume Carboj). Non lontano dalla diga, sono stati scoperti alcuni siti archeologici preistorici che sono oggetto di studi approfonditi.

Anche la fauna e la flora sono concentrate in pianta stabile nei pressi del bacino. Le condizioni climatiche e le sponde soggette alle fluttuazioni periodiche del livello dell’acqua sono delle componenti fondamentali.

Difatti, si trovano alcune specie particolari di piante arbustive come la gariga o piante rustiche (tamerice, giunco e salice bianco). Si adattano all’umidità del terreno. La fauna è costituita in prevalenza dagli uccelli.

Durante la migrazione trovano il loro habitat naturale e molto cibo a disposizione. Sono stati avvistati l’Airone cenerino, l’Alzavola, il Chiurlo, il Cormorano, la Folaga, il Germano reale e in alcuni periodi, anche il Falco pescatore e di palude.

In prossimità del lago, sin dal 1994, hanno nidificato una coppia di cicogne. Si trovano anche rospi, bisce d’acqua, tartarughe, biacchi, lucertole, volpi e conigli. Dal 2000 la Lipu gestisce le componenti ambientali della zona.

Grazie al lavoro certosino dell’associazione, è stato possibile creare un’oasi naturalistica protetta e sicura. Il Lago Arancio divenne una forte attrazione turistica negli anni Ottanta quando furono organizzati dei campionati di sci nautico e windsurf.

Le vicissitudini della struttura sono state molteplici.

Ha vissuto periodi di grande siccità con lo svuotamento parziale dell’invaso. In altri, come l’11 novembre del 2021, durante l’alluvione, la diga si riempì in pochi giorni di ben 7 milioni di metri cubi di acqua. Un allarme rientrato velocemente grazie alle manovre di scarico delle acque. Il Lago Arancio ha tutte le caratteristiche per un'ampia e gradevole visita.

Nelle vicinanze si trova il Bosco della Resinata. All’interno è presente anche un’area attrezzata fornita dei migliori servizi possibili. Le dighe rappresentano un patrimonio strutturale da salvaguardare e mettere in sicurezza.

La Sicilia detiene il triste primato di strutture inutilizzate, insicure o in attesa di essere completate.
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