CRONACA

HomeNewsAttualitàCronaca

I genitori credono in lui, dalla Sicilia gira il mondo: Mike, il più giovane laureato d'Italia

Ha 20 anni e da piccolo lascia l'Isola per Francoforte. E poi Barcellona, Milano, Melbourne, Ruanda. Mike Giuseppe Romeo racconta la sua vita e i suoi sogni

Valentina Frinchi
Freelance in comunicazione e spettacolo
  • 19 marzo 2024

Mike Giuseppe Romeo

Mike Giuseppe Romeo è un figlio del 2000, più precisamente del 2003. È figlio di genitori ambiziosi ma con obiettivi diversi da quelli che comunemente ci si aspetta.

«Hanno stimolato sempre la mia curiosità - dice Mike - e la voglia di saperne di più senza aspettative. Il loro obiettivo era quello che io fossi felice e che avessi una vita piena».

Papà giocatore professionista di poker e mamma imprenditrice, trascorre la sua infanzia a Piedimonte Etneo dove frequenta delle buone scuole elementari e alla fine di queste tutta la famiglia decide di trasferirsi a Francoforte (Germania).

Questo per dare la possibilità ai figli di frequentare la "scuola europea di Francoforte" che prevede un format innovativo che va dalla prima media all'ottava media.

«Io e mia sorella eravamo felici di partire. In quella scuola le lezioni erano in italiano, inglese e tedesco. All'inizio non è stato facile ma presto ce l'abbiamo fatta», così Mike inizia a raccontare la sua infanzia, dai suoi primi giorni da studente in Germania fino all'adolescenza.
Adv
«La scuola prevede delle sezioni per ogni nazionalità dando la possibilità ai giovani di socializzare tra loro. Lezioni solo per italiani e lezioni a livello internazionale che prevedono la partecipazione di tutti gli studenti provenienti da tutte le parti del mondo», spiega Mike.

In quest'ultimo aspetto i genitori hanno puntato tutto sull'istruzione affinchè i figli potessero studiare in un ambiente "aperto" e di pieno confronto.

Un viaggio per assistere alla partita della "Juventus" a Barcellona (Spagna) lascia un'intera famiglia letteralmente incantata della città. «Facciamo una follia e decidiamo due settimane dopo di trasferirci tutti quanti a Barcellona». E così Mike diventa allievo del "liceo scientifico italiano" della durata di 4 anni come tutti i licei italiani all'estero.

Conseguita la maturità spagnola il desiderio di rientrare in Italia è forte, quindi Mike decide di continuare i suoi studi in "Economia&Managment" all'Università "Bocconi" di Milano. Durante questi anni Mike svolge il suo "exchange" universitario all'RMIIT University di Melbourne, la capitale della cultura australiana.

E poi, ancora in Ruanda, al centro dell'Africa, vive un'esperienza di volontariato: «Mattone dopo mattone abbiamo aiutato a costruire una scuola», racconta.

«Mi sento ambizioso e guardo sempre in avanti, al futuro. Però la mia ambizione non è strettamente legata all'aspetto imprenditoriale. La mia ambizione è altro: io voglio provare a vivere la mia vita cercando di procurare "felicità" agli esseri umani, anche nel mio piccolo.

Il mio sogno a lungo termine è quello di migliorare il sistema "educativo" italiano ed europeo». Questa è la risposta che Mike mi ha dato quando abbiamo parlato di "ambizione".

I suoi anni alla Bocconi scorrono molto bene, Mike si laurea a 20 anni, 5 mesi, e 5 giorni. Il più giovane in Italia in questo momento, almeno così sembra.

«È un'università molto "prestazionale" - spiega -. Presenta un'enfasi molto forte sulle votazioni e sulla parte accademica, mentre purtoppo viene dato poco tempo agli allievi di sviluppare delle competenze trasversali. Penso che devi vivere perchè le cose le "vuoi" fare e non perchè le "devi" fare» così spiega il neo-laureato siciliano con grande onestà intellettuale.

Riguardo il "merito" del suo traguardo Mike dice che «lo studio non è una corsa ad ostacoli. L'obiettivo è un percorso personale che ti possa arricchire totalmente. Se sono il laureato più giovane d'Italia mi interessa ben poco».

Ma è innegabile che Mike si sia laureato a 20 anni e i suoi compagni della stessa classe a 23. È rimasto a Milano perchè come lui stesso afferma, anche se ha girato il mondo, è rimasto "italiano dentro". «Mi piacerebbe vivere all'estero ma il mio sogno sarebbe quello, comunque, di tornare sempre nel mio Paese», afferma.

Mike Romeo si contra con i "numeri" e predilige le "competenze". Si pone la domanda come molti giovani possano fare rientro in Italia e in Sicilia se la politica spesso, dice «frena il concetto di "innovazione"».

Mike ha appena lanciato una sua impresa. «Ci occupiamo di prendere delle imprese familiari che producono prodotti di altissima qualità - racconta -. Eseguiamo la strategia di "rebranding", per potenziare l'export all'estero. In Italia potremmo vivere benissimo dal punto di vista economico, e soprattutto in Sicilia, di soli prodotti di livello, ma spesso le imprese familiari sono molto brave nella produzione ma spesso non hanno le giuste competenze innovative e moderne».

Il nuovo imprenditore siciliano, milanese di adozione, sogna una sua scuola e guadagnare un po' di soldi per potersi permettere un master in "educazione" in America tale da acquisire le giuste competenze in un progetto a lungo termine.

Sogna quindi di potere contribuire fortemente al sistema educativo italiano. «Non chiederò aiuti finanziari alla mia famiglia per realizzare i miei obiettivi», così conclude Mike. I suoi genitori, intanto, sono tornati in Sicilia e vivono tra Piedimonte e Linguaglossa, sempre nel Catanese.

Mike Giuseppe Romeo è un giovane fondamentalmente "avanti" e gli auguro che possa veramente dare un contributo per la crescita del nostro paese.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI