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I prodigi della "Valle dei miracoli": un luogo (incantato) in Sicilia meta di pellegrinaggio

Un luogo scelto da un eremita poco fuori una splendida città barocca, nella zona della Cava dei Pizzoni. Viene chiamata così per i prodigi che si narra avvengano qui

Federica Puglisi
Giornalista
  • 26 novembre 2022

L'eremo di San Corrado a Noto

Un luogo incantato, meta di pellegrinaggi, ma anche di escursioni naturalistiche. Perché non è solo un sito suggestivo per la cristianità, ma anche un luogo dove il tempo sembra essersi fermato tra ipogei rupestri e testimonianze archeologiche.

Un posto così semplice e povero da essere scelto nel 1322 da Corrado Confalonieri, per il suo eremitaggio. Un sito che alla morte del monaco divenne meta per i pellegrini e che oggi è ancora visitato da tantissimi credenti e fedeli del santo di Piacenza.

Siamo a circa cinque chilometri dal centro abitato di Noto, in quella che viene denominata Cava dei Pizzoni. Qui si trova la chiesa di San Corrado Fuori le mura, chiamata proprio così perché è oltre le mura del centro urbano della cittadina barocca.

Tradizione racconta che Corrado Confalonieri, quando decise di sposare la vita consacrata, nel suo lungo peregrinare per tutta Italia, si fermò proprio nella cittadina della provincia di Siracusa. Qui nelle campagne di Noto trovò una grotta dove visse fino al 1351, anno della sua morte, da eremita, isolato da tutti, in povertà e dedito soltanto alla preghiera.
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In suo ricordo, nel Settecento, venne costruita l’attuale chiesa proprio nel luogo dove si trovava la grotta, in stile barocco, che ospitò l’eremita, poi proclamato santo dalla Chiesa. Inoltre la città di Noto, per devozione, ha scelto San Corrado come suo patrono.

E tutta la comunità netina lo festeggia ogni anno con solenni celebrazioni. La zona dove visse San Corrado è oggi conosciuta anche come Valle dei Miracoli per i numerosi prodigi che l’eremita compì. La chiesa, come detto, costruita intorno al 1700, è in stile barocco e al suo interno custodisce una statua marmorea del santo.

Ci sono poi due diversi ambienti nella grotta. Il primo ha un altare, il secondo conserva ancora il masso rettangolare sopra il quale San Corrado si riposava. Si possono poi ammirare una tela della Madonna col Bambino, che risale al 1759 e ad una pala di San Corrado di Sebastiano Conca.

E siccome San Corrado viene venerato da molti fedeli, si può anche visitare un piccolo museo di ex-voto, che raccoglie oggetti, arredi, abiti.

La chiesa di San Corrado è molto facile da raggiugere. Se ci si trova a Noto, basta recarsi alla periferia della città e immettersi sulla strada statale 287. Seguendo le indicazioni per la frazione di San Corrado Fuori le mura si raggiunge la contrada “Lenza Vacche” da cui parte la stradina che porta alla Valle dei Miracoli.

E se vi trovate da queste parti, poco distante dall’eremo si trova il Santuario della Madonna della Scala, costruito nel Settecento e immerso nella ricca vegetazione della vallata. Insomma il fascino di questi luoghi, il silenzio e la pace che li circonda, li fanno meta privilegiata per le domeniche da trascorrere in famiglia tra storia e religiosità.
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