ITINERARI E LUOGHI

HomeNewsTurismoItinerari e luoghi

Iazzotti, il "polmone " dimenticato in Sicilia: l'ultimo angolo verde tra Trapani e Palermo

Uno degli aspetti intriganti è la curiosità di scoprire un luogo tra i più isolati e sconosciuti dell’intero panorama. Si può esplorare la zona grazie a due percorsi

Salvatore Di Chiara
Ragioniere e appassionato di storia
  • 10 dicembre 2023

Area archeologica Monte Castellazzo (Poggioreale)

Tra i comuni che fanno parte del Distretto denominato "Sinapa" è incluso anche Poggioreale. Il paese belicino - oltre ai ruderi (terremoto del 1968) - il sito archeologico di Monte Castellazzo - nel suo territorio poco esteso comprende tre complessi boscati.

Insieme al Parco Urbano sono presenti anche i polmoni verdi di Cautali e Iazzotti. Una volta superate le cittadine di Poggioreale e Salaparuta, si prosegue alla ricerca dei 40 ettari di Iazzotti gestiti dal Demanio Forestale.

Rappresenta uno degli ultimi angoli della provincia (Trapani) prima di entrare nel palermitano. Il bosco è distribuito secondo uno schema discontinuo, con nuclei principali accentrati nei dati più significativi.

Infatti, della dimensione totale, nei primi anni Novanta (ben 6 ettari) sono stati adibiti a rimboschimenti di eucalipto di 30 anni, altri 6 ettari da una pineta disetanea (anch’essa di 30 anni) e la rimanenza, circa 28 ettari, da una pineta colpita ripetutamente nel corso degli anni da incendi.
Adv
Una condizione vegetale differente rispetto alle scelte perfezionate in altri contesti demaniali.

Il Bosco di Iazzotti rientra tra gli obiettivi primari di migliorare l’aspetto naturalistico e l’assetto idrogeologico del territorio collinare e montano. Un lavoro certosino per consentire la lotta alla desertificazione e lo sviluppo sostenibile, seguendo la scia degli obiettivi mondiali per la conservazione e tutela della biodiversità.

Uno degli aspetti maggiori è la curiosità di scoprire un luogo tra i più isolati e sconosciuti dell’intero panorama. Grazie a 2 percorsi escursionistici, i visitatori vanno alla ricerca delle caratteristiche peculiari della zona. Per i camminatori insaziabili è possibile affrontare un breve tratto del sentiero elimo-saraceno e addentrarsi nelle distese di vigneti e uliveti.

Si attraversano un paio di allevamenti respirando il profumo "puro" della campagna.

Dopo circa 4 km è possibile iniziare il tratto boschivo. I “meno volenterosi" possono optare per il percorso breve. Dall’entrata principale, una volta parcheggiato il proprio mezzo, inizia il sentiero (unico) per raggiungere le attrazioni di maggiore interesse. Il tratto è in salita (con pendenze importanti) che conduce ai 450 metri di altezza della prima vetta.

Misura circa 1,5 km ove è possibile fermarsi per osservare dei panorami mozzafiato. Superati gli uffici forestali, il percorso si snoda attraverso dei tornanti. Nel periodo primaverile l’area si colora di giallo. È il colore tipico dell’ iperico (erba di San Giovanni). E’ utilizzato come antinfiammatorio, per la cura delle cicatrici e dotato di proprietà antidepressive e ansiolitiche.

Una delle caratteristiche che si incontra durante la camminata è la conformazione della roccia. Infatti, il terreno è di origine calcarea con frequenti affioramenti di rocce gessose. Nell’ultimo tratto il sentiero si restringe.

È l’ultima prova (per alcuni) che conduce alla prima vetta. Dalla cima, silenziosamente, si respira un’aria "quasi" rarefatta. Il territorio trapanese lascia spazio a quello palermitano.

Colline e vallate ingolosiscono gli avventurieri che non possono perdere l’occasione per immortalare il paesaggio dalle mille sfumature colorate. Nelle vicinanze è presente una grotta. Si apre nel mezzo delle rocce e andrebbe approfondita dagli speleologi. A circa 50 metri si trova un rifugio abbandonato. Somiglia a un trullo dalle dimensioni ridotte.

L’interno è sporco, abbandonato e disordinato. Merita uno scatto, forse anche un paio da angolazioni diverse. In ultimo, si può raggiungere la seconda vetta posta a circa 600 metri. È una prova di fatica e coraggio - l ’ultimo "tassello" di un ambiente sconosciuto.

Bosco Iazzotti è stato colpito negli anni, purtroppo, dagli incendi. Un’attività incresciosa che ha portato al ridimensionamento degli ettari presenti. È doveroso ricordare per l’ennesima volta quanto siano importanti i polmoni verdi per la sopravvivenza degli esseri viventi.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI