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Il mistero del Miqveh scoperto a Ortigia: se Chiesa e studiosi non sono d'accordo

Siamo a Ortigia, centro storico di Siracusa: è stato rinvenuto un bagno ebraico (Miqveh) sotto la chiesa di San Filippo ma c'è scontro tra la comunità ebraica e i cattolici

Balarm
La redazione
  • 24 giugno 2019

Miqve, il bagno ebraico di Siracusa

All'interno della chiesa di San Filippo Apostolo nel cuorte di Ortigia, antico centro della città di Siracusa, "potrebbe esserci" una vasca rituale ebraica, un bagno chiamato Miqweeh che - come quello che esiste a Palermo, a palazzo Marchesi - è un bacino naturale di raccolta d'acqua un tempo usato per la purificazione nei rituali delle comunità ebraiche.

Una recente conferenza ha visto alcuni studiosi riprendere l'argomento che fu un vero caso nei primi anni del Duemila: l'argomento però ha aperto un dibattito tra cattolici e comunità ebraiche che vedono il bacino in modo differente. Per i primi si tratta di un antico bagno ebraico, per i secondi invece no.

L'istituto di scienze "San Metodio", ente organizzatore della conferenza, sostiene che un tempo lì dove si trova la chiesa di San Filippo c'era una sinagoga e che dunque alle fondamenta di questa resta ancora un tipico bagno dedicato ai riti di per "cancellazione dei peccati".
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L’Unione delle Comunità ebraiche italiane è interventua con una lettera (a firma della presidente delle Comunità, Noemi Di Segni): secondo la comunità l'unico miqweh di Ortigia è quello che si trova in via Giovan Battista Alagona (ed è riconosciuto e tutelato dall’Ucei, Unione delle comunità ebraiche).

L'opinione degli studiosi: la sinagoga secondo i ricercatori si trova sotto un'altra chiesa di Siracusa, San Giovanni Battista, e il miqveh è quello di palazzo Bianca.

Per approfondire è consigliato il volume "Percorsi ebraici a Siracusa" dei ricercatori Angela Scandaliato e Nuccio Mulè ha come sottotitolo "Il mistero della chiesa che non fu mai sinagoga e della sinagoga trasformata in chiesa".

Qui si legge: "L’identificazione, nel 2001, attraverso un documento d’archivio, della sinagoga degli ebrei di Siracusa con l’attuale chiesa di San Giovanni Battista ha posto agli autori di questo volume l’esigenza di chiarire la storia dell’altra chiesa di San Filippo Apostolo presente nella giudecca, ritenuta in passato erroneamente la sinagoga degli ebrei".

"La spinosa e complessa questione - si legge ancora - ha potuto ancora una volta essere chiarita per la prima volta in questa ricerca, svelando gli equivoci e gli errori causati dal mistero della chiesa che non fu mai sinagoga e della sinagoga trasformata in chiesa. Il lavoro qui presentato costituisce un formidabile strumento che si colloca a mezza via fra la guida turistica e l’informazione di alto livello scientifico, che tuttavia resta sempre di agevole e piacevole lettura".

Se il lettore non si è ancora stancato ecco alcune informazioni sull'unico bagno ebraico di Siracusa, che si trova in va Alagona, 52, nella zona della Giudecca.

Si trova nei sotterranei di un edificio patrizio che oggi ospita un hotel, risalirebbe al VI secolo d.C. ed è tra gli unici bagni rituali in tutta Europa che conserva a tutt’oggi la sua integrità.

L'ingresso conduce direttamente al cunicolo scavato nella roccia che scende in una stanzetta rettangolare (a 18 metri sotto il suolo): qui troviamo tre vasche da cui sgorga ancora dell'acqua, vestiboli formati da archi di roccia e altre vasche.

È aperto dal lunedì al sabato dalle 11 alle 17 e la domenica e i festivi dalle 10 alle 12, l'ingresso costa 5 euro.
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