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Il tour di Baglioni non poteva che partire dalla Sicilia: "È il mio luogo del cuore"

Da sempre è stata la sua isola del cuore ed è stata scelta come prima tappa del suo tour: vi raccontiamo perché Claudio Baglioni era in Sicilia e dov'è stato, tutti i dettagli

Balarm
La redazione
  • 29 settembre 2025

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Da sempre è stata la sua isola del cuore e il suo tour non poteva che partire da lì: Claudio Baglioni ha illuminato Lampedusa per la prima tappa del suo "Grand Tour La Vita è adesso" con cui ripercorrerà i suoi 40 anni di carriera con le sue canzoni più significative. Il tour prenderà il via il prossimo 29 giugno da Venezia, per la prima volta di Baglioni in piazza San Marco.

«Cominciare da Lampedusa era quasi un obbligo morale - dice il cantautore poco prima di salire sul palco, come riporta l'Ansa -. Mi sono commosso in due-tre momenti, in particolare su Avrai, forse pensando al mio nipotino. Invecchiando si peggiora. È stato il concerto più difficile della mia vita. Qui e Roma sono i due posti che mi emozionano di più, sono casa, e a casa non puoi fare il divo».

Correva l'anno 1998 quando Claudio Baglioni è sbarcato sull'isola innamorandosene perdutamente e per cui ha ideato la manifestazione musicale O' Scià. Per 10 anni si è svolto l'evento con cadenza annuale e nel mese di settembre con l'obiettivo di sensibilizzare sul fenomeno dell'immigrazione.

«O Scià è un capitolo chiuso ormai. Nasceva dal disagio di sapere che accanto a questi luoghi incantevoli, si consumano storie tragiche. Gli artisti - ha aggiunto con amarezza - servono a poco, tranne che a mettere la loro notorietà al servizio di qualche causa. E per 10 anni siamo riusciti a parlare di qualcosa di cui non parlava nessuno. Fu una grande esperienza, ma non ha portato a chissà quali risultati. Alla fine dei 10 anni mi sono sentito sconfitto. Artisti e personaggi pubblici sono trombettieri che non sanno fare nessuna guerra».

E inevitabilmente il cantautore non poteva non parlare di quello che si sta verificando oggi: «In questo momento ci sono 60 guerre con 100 Paesi coinvolti: Ucraina, Gaza, Yemen, Sudan, e noi siamo inermi e impotenti - afferma Claudio Baglioni come riporta l'Ansa -. La bellezza dubito che possa salvare il mondo, ma se non riusciamo a far diminuire quei fatti negativi, possiamo però far crescere quelli positivi.

A volte per scegliere tra due preposizioni in un testo ci ho messo sei mesi, figuratevi a trovare le parole da dire su un genocidio o uno sterminio. A 74 anni non ho ancora capito niente. Se avessi una posizione, la porterei avanti. La pace è un sogno che non bisogna mai smettere di sognare perché è l'unico modo di evitare che il mondo precipiti nell'incubo».

Un concerto che ha travolto ed emozionato tantissimo il suo pubblico che insieme all'artista ha ripercorso il suo album più significativo.

L’anteprima nazionale ha segnato l’avvio di un percorso che, nell’estate 2026, porterà Baglioni in 40 straordinari concerti da giugno a settembre, in altrettanti luoghi unici del Paese. I concerti, infatti, saranno un itinerario nella bellezza del Paese tra piazze, teatri antichi, siti archeologici, complessi storici e paesaggi mozzafiato. Dal Castello Scaligero di Villafranca al Teatro Greco di Siracusa, dal Teatro Antico di Taormina alla Reggia di Caserta, passando per Pompei, Paestum, Agrigento, Palermo, Firenze, Genova, Brescia e Macerata.
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