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In Sicilia c'è la "Rocca di lu Tronu": il terrazzo (a cielo aperto) verso i Monti Sicani

Impossibile da scovare nei dizionari geografici. L’ultimo tratto di questa intensa salita si percorre in aperta vegetazione e senza un itinerario segnato

Salvatore Di Chiara
Ragioniere e appassionato di storia
  • 20 marzo 2023

Il panorama della Rocca di Lu Tronu

Il territorio siciliano è un panorama a cielo aperto. Ogni angolo, vetta, orizzonte o semplice peturgio nasconde un ambiente dai mille colori. Un territorio che custodisce luoghi incantevoli in grado di emozionare con poco, davvero poco.

Uno di questi è Rocca di lu Tronu. È impossibile da scovare nei dizionari geografici e, grazie alla tecnologia “imposta” da Google Earth, raggiungere il monte diventa un’impresa da scrivere negli annali.

L’entroterra agrigentino è pieno di ambienti e luoghi che meritano una visita. Paesini, borghi e vallate che si celano nel mezzo dei Monti Sicani. Si affermano in dimensioni minuscole che racchiudono storie millenarie. Tra queste, Villafranca Sicula e Lucca Sicula che sono divise da una manciata di chilometri. I volenterosi possono raggiungere entrambi i centri con una leggera passeggiata.

La visita del centro di Lucca (Sicula) è un’affermazione delle caratteristiche rurali, dove il tempo ha deciso di fermarsi e ha preso campo nei confronti del progresso. Uscendo dal centro storico si imbocca una lunga strada in pendenza (circa 1,8 km) che abbandona le ultime abitazioni periferiche per iniziare un cammino nelle campagne lucchesi.
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In lontananza si intravede una roccia imponente - un masso dalle dimensioni enormi che sovrasta l’intera area. Il tracciato è caratterizzato da uno sterrato infinito che accentua la fatica ma non la perfora definitivamente. Una salita intensa e insidiosa che porta fino alla sua vetta posta a metri 648. L’ultimo tratto si percorre in aperta vegetazione e senza un itinerario segnato.

Non esistono delle indicazioni e questo aumenta la curiosità a partire dal nome. Un po' bizzarro ma dai contenuti naturalistici particolari. Rocca di lu Tronu è un “nomignolo” che stava a indicare (nelle tradizioni antiche) il punto più alto del paese - l’entrata verso i Monti Sicani dalla porta centrale, quella che segnava un nuovo mondo dentro la provincia di Agrigento. Un trono (immaginario) difficile da espugnare, invalicabile e costruito sopra una rocca. Un concentrato di supremazia e affermazione territoriale.

Seppur l’altitudine non è proibitiva, delimita un confine netto con gli ambienti circostanti e il panorama offerto è magnifico. Dalle pendenze importanti come il Monte delle Rose con la vetta (la seconda più alta) posta a 1436 metri che fa da cornice a una serie di rilievi anch’essi ricchi di boschi.

Le cittadine di Palazzo Adriano e Bivona vigilano e salvaguardano il loro monte. Nei periodi primaverili ed estivi è visibile buona parte dell’intera catena montuosa. La prospettiva a 360 gradi offre la possibilità di notare alcune cittadine come Burgio e il Lago di Magazzolo (bacino artificiale).

Subentrano i colori intensi, quelli che spiegano la sicilianità in poche parole; il verde delle foreste in contrasto con i terreni coltivati a uliveti e frutti oleosi di cui la città di Lucca Sicula è un fiero esponente della Sicilia Occidentale. La Rocca di lu Tronu rappresenta la fiera essenza del mondo siciliano, quello composto da pittoreschi scenari ricchi di tradizione e paesaggi naturali.

Gli scatti immortalano quei “pezzi” di mondo antico di cui siamo fieri testimoni moderni. Una perla nascosta e lontana da occhi indiscreti. Nonostante il territorio lucchese sia ricco di zone boscate e sotto il controllo del Demanio Forestale, la “Rocca” si isola e vive in solitudine da millenni alla ricerca del prossimo scatto improvviso.
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